USA 140 ricconi scrivono a Obama: "tassate di più chi ha redditi sopra il milione"

Per favore fate la cosa giusta per il nostro paese, alzate le nostre tasse”. Firmato, i Patriotic Millionaire. Finisce così la lettera spedita qualche giorno fa e firmata da circa 140 ricconi americani ai 12 membri del Supercomitato Bipartisan del Congresso per la riduzione del debito Usa. “Per la salute fiscale della nostra nazione e il benessere dei nostri concittadini vi chiediamo che alziate le tasse sui redditi oltre un milione di dollari. Facciamo questa richiesta come leali cittadini che ora o nel passato hanno guadagnato un milione o più. Il nostro Paese è stato buono con noi. Ha fornito delle fondamenta su cui abbiamo potuto avere successo. Ora noi vogliamo fare la nostra parte per tenere queste fondamenta forti cosicché altri possano aver successo come abbiamo avuto noi”. La lettera, che non ha avuto seguito perché, come è noto, i 12 non hanno trovato un’intesa e hanno alzato bandiera bianca due giorni prima della scadenza per trovare un accordo sulla riduzione del buco fiscale, è stata diffusa dai sindacati, che sono giustamente orgogliosi di avere alleati anche in quell’1% di privilegiati. Sommati al 99% che sono quelli rappresentati da loro e dagli Ex Occupy Wall Street (tanti dichiarano di essere nel loro slogan “obamiano”), vuol dire che alle prossime elezioni sarà un plebiscito per i Democratici tassa e spendi? Dubitiamo, ma staremo a contare a tempo debito. Intanto ci viene da fare qualche divagazione sparsa sui Patriotic Millionaire, che per la prima volta nella storia sono usati in lode, e per lo più insieme, in uno slogan della sinistra. Finora erano sempre stati utilizzati con disprezzo, e separatamente.
La premessa è che confutiamo il merito economico dell’idea che tassare sia bello, rimandando alla verità dimostrata della curva di Laffer: meno tasse ci sono, più il fisco incassa dai contribuenti che sono incentivati a lavorare e fare profitti. Poi, a seguire, diciamo che: 1) La legge fiscale Usa prevede una esplicita voce che permette ai contribuenti che lo desiderano di fare oboli allo Stato, cioè di alzarsi le tasse da sé. 2) Se non fossero i liberal che sono, farebbero questa autotassazione per il “bene superiore”, prima di lanciare la richiesta al Palazzo di far tassare di più i colleghi facoltosi: ma si sa che i sinistri amano fare i “giusti” e i “sociali” con il portafoglio degli altri. 3) E’ un bello sgravarsi la coscienza a costo zero chiedere al Congresso di alzare le tasse ai ricchi, tra cui loro stessi (anche se le tre parole della lettera citata -“o nel passato”- possono nascondere il fatto che non si tratti, per tutti, di essere ancora milionari oggi…) , quando la Camera è saldamente in mano ai Repubblicani. E il Gop ha già detto che in questa recessione è comunque autolesionista frenare la crescita tassando chi assume, cioè i ricchi, e voterebbe contro. 4)  Tra i nomi non ho notato celebrità del cinema o della tv, e questo è segno di scollamento nella organizzazione dei Democratici, che non hanno saputo tirar dentro Hollywood. 5) L’unico personaggio di cui ho capito chi fosse senza andare su Google è Nouriel Roubini, l’economista catastrofista che era a Zuccotti Park dopo lo sgombero, insieme a Saviano, e davanti a 20 Ex Occupy Wall Street e altrettanti giornalisti italiani. 6) Se Roubini ha raccontato a Saviano di essere un Patriotic Millionaire, voglio proprio vedere se leggeremo fra poco una lettera a Monti firmata dai Patriottici Milionari nostrani. 




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