Roma: cariche della polizia e studenti "sequestrati" alla stazione tiburtina

Cariche di polizia a Roma contro gli studenti impegnati in un corteo contro le politiche neo liberiste e i continui tagli alla scuola pubblica gestita in maniera aziendalistica. Universitari  insieme a numerosi istituti medi, si sono mossi in corteo sfidando i divieti di Alemanno e della Questura. Una volta arrivati alla stazione Tiburtina gli studenti hanno trovato ad attenderli uno schieramento di polizia che impediva il proseguimento del percorso. Il corteo ha cambiato allora direzione, prendendo una via lasciata libera dai cordoni di agenti. I manifestanti sono avanzati a mani alzate e con gli ormai famosi Book Block in testa. A questo punto è partita la carica che ha bloccato anche la via prima scoperta. Non ci sono stati fermi o feriti. Gli studenti hanno tentato di occupare il cantiere della stazione ma sono stati nuovamente caricati dalla polizia. La repressione è cominciata già dalla prima mattina. Secondo le testimonianze degli stessi studenti davanti a numerose scuole romane come il Tasso e il Righi, le forze dell’ordine avrebbero intimidito i ragazzi intimandogli di non prendere parte alla manifestazione e avrebbero chiesto ai presidi di fornirgli i nominativi degli alunni che non si sono presentati oggi a scuola.

Mentre scriviamo gli studenti sono stati "sequestrati" dalle forze dell'ordine sotto il cavalcavia della tangenziale, con la minaccia di liberarli solo dopo essere stati identificati e denunciati.

Dopo più di 4 ore gli studenti hanno potuto lasciare il piazzale della stazione tiburtina, uscendo a fila indiana e filmati ad uno ad uno dalle foeze dell'ordine



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