Deputato giapponese beve acqua dai reattori di Fukushima (sarà vero?)
L’uomo che vedete bere in bicchiere d’acqua con una faccia evidentemente preoccupata ha una ragione per esserlo. Si tratta di Yasuhiro Sonoda, deputato giapponese, è nel bel mezzo di una conferenza stampa appositamente convocata e l’acqua contenuta nel bicchiere è stata recuperata dalle vasche di raccolta nei pressi dei reattori 5 e 6 della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, proprio l’impianto rimasto gravemente danneggiato in seguito allo Tsunami di 8 mesi.
(Nota: sarà vero??? O si tratterà di una trovata pubblicitaria?)
Sonoda ha accettato così la sfida di alcuni giornalisti che gli avevano chiesto prove tangibili che il lungo lavoro di decontaminazione e di messa in sicurezza di quel che resta della centrale ha avuto il via ed è efficace. Il deputato, prima di lanciarsi in un gesto che ha comunque poco di sconsiderato (l’acqua era stata decontaminata da ogni traccia di Iodio Radioattivo e di Cesio 134 e 137), ha spiegato che la sua dimostrazione non era un modo per spettacolarizzare la questione e chiuderla, al contrario. “Bere quest’acqua non significa dare reali conferme sulla sicurezza, forniremo dati ai cittadini che la proveranno“.
L’obiettivo del parlamentare era piuttosto quello di provare a ristabilire la fiducia nelle autorità che non sono state, almeno per gli elevata standard nipponici, sufficientemente trasparenti nella gestione dell’incidente nucleare. Sonoda ha anche annunciato che entro la metà del mese di novembre un gruppo di giornalisti potrà visitare la centrale perché vedano con i loro occhi quanto è stato fatto fino ad ora e allontanare le ipotesi di quanti nella comunità scientifica ritengono necessari almeno altri 30 anni prima di spegnere i reattori e renderli definitivamente stabili con il completamento della bonifica.
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