Alfonso Pecoraro Scanio: l'ultimo Ministro dell'ambiente a favore dell'ambiente

Avevamo iniziato a rimpiangerlo già quando il Ministero dell'Ambiente fu affidato alla sig.ra Prestagiacomo: ma oggi che in quel delicato ruolo ci hanno messo un personaggio favorevole a nucleare e OGM, allora lo diciamo a gran voce: PECORARO SCANIO, TORNA!!! Quando fu messo sotto accusa, l'unico che prese le difese dell'Ex ministro fu Beppe Grillo, che parlava di "Pecoraro espiatorio" parafrasando sulla definizione di "capro espiatorio". Oggi, con il rammarico che forse è troppo tardi, siamo costretti a dargli ragione.

La colpa dell'ex Ministro verde, è quella di aver avuto il CORAGGIO di dire NO quando era giusto dirlo. E non è da tutti avere questo coraggio, quando si è seduti su una poltrona comodissima come quella di Ministro dell'Ambiente, con le grandi aziende pronte a fare ponti d'oro in cambio dell'avallo dei vari progetti. CI VUOLE CORAGGIO PER DIRE "NO", NON PER AVALLARE TUTTO. E all'ex Ministro verde, dobbiamo dargli atto che non gli mancava.

Fu investito da valanghe di fango, come prassi per coloro che "osano" mettersi di traverso al sistema. Screditato dai giornali di destra e di sinistra, provarono a utilizzare contro di lui anche l'arma giudiziaria, collezionando una serie di flop senza precedenti: ma l'importante per loro, è sbattere il "mostro" in prima pagina, affiancandolo alla parola magica: INDAGATO. Se poi nessun castello accusatorio ha retto, a chi volete che importi?


L'ex Ministro fu accusato per l'emergenza rifiuti: che poi si è presentata di nuovo quando lui era ormai un vecchio ricordo, segno che forse, tante colpe non le aveva. Aveva avuto il coraggio di dire NO a progetti come il "Mose" di Venezia, un'opera costosa e non solo "inutile": ma anche dannosa e distruttiva per l'ambiente.

Qualcuno evidentemente, pensava che accomodando Pecoraro Scanio su un bel seggiolone comodo, egli si sarebbe "ammansito", chi entra a far parte della "casta" solitamente non chiede niente di meglio che ingrassare tra mazzette e benefits: chi avrebbe mai pensato che quell'idealista verde, avrebbe cercato di mantenere gli impegni assunti con il proprio elettorato?!?

Ma la casta certo non si fa intimidire dal capo di un "partitino" rinnegato persino da molti "ex fedelissimi" che hanno trovato rifugio sicuro - leggasi "poltrona" - in altri partiti del centrosinistra. Farlo fuori, per loro è stato facile. Probabilmente, anzi sicuramente, Pecoraro Scanio ci ha rimesso: ma a rimetterci ancora di più è stato l'ambiente, e di conseguenza noi cittadini. I dati ci dicono che il 12% delle donne italiane sono colpite da tumore al seno (poi ci sono anche gli altri tumori...) nonostante tutto, si continua ad inquinare; si continua a mettere in cantiere progetti incompatibili con l'ambiente, con l'ecosistema, come il TAV. Un progetto costoso quanto inutile, che dovrebbe esser impensabile in un periodo di crisi come quello attuale: anche perché la linea ferroviaria tradizionale Torino - Lione non è sfruttata a pieno regime, e spendere 30 miliardi di Euro per far transitare le merci risparmiando mezz'ora, con questi chiari di luna, sembra quantomeno inopportuno.

E ora che non c'è Pecoraro Scanio, non c'è NESSUNO che abbia il CORAGGIO di dire "NO", per la felicità delle lobby.

"se non state attenti i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono"

staff nocensura.com


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Commenti

Anonimo ha detto…
Sacrosanta Verità!!! Concordo pienamente bravi finalmente qualcuno che dice la verità come faceva e continua a fare Pecoraro

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