Insulto razzista in campo: l'arbitro lascia correre, e loro abbandonano la partita
Sospendono la partita per insulto razzista Giocatore ghanese difeso dai compagni
«Negro di m...». E la squadra "Independiente" esce dal campo di Trissino a 20 minuti dalla fine. La replica: «Il nostro giocatore ha detto 'che partita di m...'.»
Partita sospesa per razzismo: questa la scelta unilaterale della Polisportiva Independiente, squadra di Vicenza che milita nel campionato amatoriale Aics di calcio a 11, i cui giocatori venerdì sera sono usciti dal campo a 20 minuti dalla fine durante la gara contro la Tecnofit U.s.a., a Trissino. «Sul risultato di pareggio di 1-1 a secondo tempo inoltrato un giocatore del Tecnofit fa un fallaccio nei confronti di un nostro giocatore ghanese e viene giustamente espulso dall'arbitro. Da parte di un compagno di squadra parte un insulto razzista: "negro di m..." - dicono i giocatori dell'Independiente - Visto che l'arbitro non prende provvedimenti, decidiamo di uscire dal campo, perché non si possono più accettare questi episodi. Anche se si è trattato di un episodio isolato di discriminazione, troppe volte dagli spalti o in campo balzano alla cronaca ululati o insulti per il colore della pelle».
Un segnale forte, quello della squadra vicentina, mentre dalla compagine di Trissino arriva una replica che respinge le accuse e ridimensiona l'episodio: «Purtroppo di questo episodio su 50 persone tra panchina e campo se n'è accorto uno solo, quello che ha scatenato il tutto – dice Emanuele Lovato, presidente della Tecnofit - Se a sentire questa frase fosse stato l'arbitro oppure più di una persona non mi permetterei di replicare». Secondo il presidente della squadra di Trissino, il giocatore avrebbe detto: «Che partita di m...».
Questo il sito dell'Indipendente, la squadra che ha lasciato il campo http://polindependiente.blogspot.com/
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«Negro di m...». E la squadra "Independiente" esce dal campo di Trissino a 20 minuti dalla fine. La replica: «Il nostro giocatore ha detto 'che partita di m...'.»
Partita sospesa per razzismo: questa la scelta unilaterale della Polisportiva Independiente, squadra di Vicenza che milita nel campionato amatoriale Aics di calcio a 11, i cui giocatori venerdì sera sono usciti dal campo a 20 minuti dalla fine durante la gara contro la Tecnofit U.s.a., a Trissino. «Sul risultato di pareggio di 1-1 a secondo tempo inoltrato un giocatore del Tecnofit fa un fallaccio nei confronti di un nostro giocatore ghanese e viene giustamente espulso dall'arbitro. Da parte di un compagno di squadra parte un insulto razzista: "negro di m..." - dicono i giocatori dell'Independiente - Visto che l'arbitro non prende provvedimenti, decidiamo di uscire dal campo, perché non si possono più accettare questi episodi. Anche se si è trattato di un episodio isolato di discriminazione, troppe volte dagli spalti o in campo balzano alla cronaca ululati o insulti per il colore della pelle».
Un segnale forte, quello della squadra vicentina, mentre dalla compagine di Trissino arriva una replica che respinge le accuse e ridimensiona l'episodio: «Purtroppo di questo episodio su 50 persone tra panchina e campo se n'è accorto uno solo, quello che ha scatenato il tutto – dice Emanuele Lovato, presidente della Tecnofit - Se a sentire questa frase fosse stato l'arbitro oppure più di una persona non mi permetterei di replicare». Secondo il presidente della squadra di Trissino, il giocatore avrebbe detto: «Che partita di m...».
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