Sudafrica,la polizia cerca il “cacciatore di bimbi neri”


apartheid
Una foto agghiacciante quella apparsa su un profilo facebook di un ragazzo bianco sudafricano. Nello scatto, "postato" su una pagina a ricordo di Eugene Terreblanche, ex leader indiscusso del Movimento di Resistenza Afrikaaner (Afrikaner Weerstandsbeweging), ucciso un anno fa, si vede un ragazzo vestito da cacciatore, con tanto di fucile con mirino, accovacciato su di un bambino di colore, che apparentemente morto.
Una foto come quelle che vengono scattate per immortalare una preda di caccia. Per tutti «Terrorblanche», questo il suo nome sul social network, è diventato "il cacciatore di bimbi neri". La polizia sudafricana sta cercando di arrivare all'uomo, proprio partendo da quel profilo filo Apartheid, anche se la foto, pubblicata il 24 giugno scorso, era stata sostituita poco tempo dopo.

Su facebook Terrorblanche avrebbe oltre 500 amici e nelle sue "info" dice di essere un impresario e di amare i Simpson.
Anche il ministro della Polizia, Zweli Mnisi, ha parlato della vicenda, spiegando che è stata aperta un'inchiesta, anche se non si esclude che la fotografia potrebbe essere stata manipolata.
Dunque si seguono tutte le ipotesi, senza tralasciare alcuna pista. La strage di Oslo è servita di lezione: non sottovalutare mai nulla. Infatti anche Anders Behring Breivik scriveva le sue follie in rete. Indisturbato.






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