Farmaci generici e dintorni: differenze e curiosità


Il farmaco generico è l'equivalente (stesso principio attivo) di un medicinale dal nome conosciuto, la cui vendita esclusiva sotto quel marchio è terminata in quanto scaduti i 20 anni dal deposito del brevetto da parte dell'azienda farmaceutica produttrice.

Il vantaggio dei farmaci generici sta sicuramente nel prezzo, inferiore rispetto ai prodotti più noti.
Facciamo alcuni esempi: il generico Nimesulide costa 2,62 euro contro i 4,43 euro dell'equivalente Aulin, (fino a quando la Roche aveva l'esclusiva sulla produzione di Nimesulide, il prezzo era molto più alto) altro esempio, il Ketoprofene, che ha un prezzo di 5 euro contro i 7,70 euro del corrispettivo Lasonil.

Il risparmio si attesta tra il 20% ed il 30% e certo non poco. E' bene sapere che per legge il farmacista è tenuto ad indicare il farmaco generico del prodotto richiesto (ad esempio, se chiedete una scatola di Aspirina il dottore dovrà segnalarvi che esiste anche il generico contenente il principio attivo dell'acido acetilsalicilico).

Esiste anche un motore di ricerca, dove inserendo il nome del farmaco "famoso", si ottiene la lista dei farmaci "generici" equivalenti, con un prezzo minore: 
lo potete trovare all'indirizzo http://www.generici.com/Motore/Default.asp


I "farmaci generici" non sono meno sicuri di quelli famosi, e visto che il principio attivo (e la quantità dello stesso) sono identici.



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Commenti

Anonimo ha detto…
Salve,
ma è vero che nei generici la quantità del principio attivo è la stessa del "famoso"?
Vi spiego, uno psichiatra, davanti a me, ha consigliato ad un suo paziente lo Zoloft "famoso" perché nel generico ci può essere fino al 20% di principio attivo in meno per legge.
Anonimo ha detto…
è vero i generici possono contenere fino al 20% in meno di principio attivo senza l'obbligo di dichiararlo, quindi occhio a volte si possono usare ma in caso di patologie importanti è meglio ricorrere al prodotto di marca. Ora pensateci bene se la legge ti permette di risparmiare il 20% chi è il pirla che non lo fa? Se una cp deve contenere 100mg di principio attivo se ne risparmio 20mg ogni 1 ogni 5 ne faccio una gratis.... meditate gente meditate ma spt ringraziate coloro i quali hanno permesso questo scempio sulle spalle della salute dei cittadini!!!! Credo che il loro portafoglio ne abbia guadagnato...
Anonimo ha detto…
30 LUG - Rispondendo a un’esigenza sempre più sentita dai cittadini, l’Agenzia Italiana del Farmaco rende disponibile un documento di approfondimento riguardante i farmaci equivalenti.

I medicinali equivalenti - sottolinea una nota dell'Agenzia - sono guardati con diffidenza da molti pazienti, anche a causa di informazioni spesso scorrette che si sono diffuse sulla loro presunta minore qualità rispetto ai farmaci di marca (i cosiddetti medicinali “griffati”).

Con questo documento - spiega l'Aifa - vengono forniti alcuni chiarimenti su aspetti di grande rilievo come iter autorizzativo, composizione, eccipienti e, soprattutto, bioequivalenza utili a definire in maniera esaustiva che un medicinale equivalente ha la stessa composizione qualitativa e quantitativa del medicinale di riferimento e rispetta i tre requisiti fondamentali necessari ad ogni medicinale per ottenere l’autorizzazione all’immissione in commercio: qualità, sicurezza ed efficacia.

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