Chiesa e pedofilia, contraddizioni made in "Vaticalia"

Ancora non era esploso lo scandalo pedofilia come sta avvenendo ora, al punto che molti commentatori della stampa internazionale definiscono ormai l'istituzione cattolica come l'associazione che comprende al suo interno il maggior numero di pedofili della storia contemporanea.

Molti governi, molte associazioni pubbliche e private stanno prendendo apertamente posizione; negli ultimi giorni si è addirittura scoperto che persino i Boy Scoutssono coinvolti in questa orrenda situazione.

Sì, proprio i Boy Scouts, simbolo di un'infanzia spensierata a contatto con la natura, hanno visto al loro interno, negli Stati Uniti, numerosi casi di violenza sui minori.
A questo punto, non mi rimane che pormi e porvi alcune domande:
tutti coloro che (non si sa bene a che titolo) parlano di persecuzione della Chiesa cattolica, si esprimerebbero nello stesso modo se questo tipo di orrendi crimini fosse stato compiuto, che ne so, da Imam musulmano? Da associazioni di "extracomunitari"? Da esponenti, comunque, di realtà "diverse"?

E di fronte alle prime, a mio parere estremamente deboli, prese di distanza da parte delle alte gerarchie vaticane nei confronti di questi fatti, ha un senso da parte loro mantenere al proprio interno i responsabili di atti così odiosi, mentre non si perde tempo nello scomunicare, e cioè escludere definitivamente e senza possibilità di ritorno dalla stessa comunità cattolica chi, dopo aver divorziato, sceglie di risposarsi e di vivere felicemente la propria vita sessuale? Ci si scaglia ancora con violenza contro l'aborto, ergendosi a paladini della difesa della "vita", ma il tono con cui si condanna la pedofilia che riguarda davvero bambini indifesi, non è altrettanto veemente e decisa.
Non ho sentito da nessuna parte parlare di una scomunica in atto verso preti, prelati, suore che si macchiano di un reato come la pedofilia... già... questo riguarda soltanto magari una persona che faticosamente vuole ricostruirsi una vita familiare sentimentale dopo aver vissuto la sofferenza del divorzio... Su questo punto, non posso fare a meno di rimanere colpito da una battuta scritta da un giornale statunitense in cui l'articolista sosteneva che, forse, l'accanimento della Chiesa contro l'aborto potrebbe servire a "garantirsi un rifornimento adeguato di futuri bambini per i propri membri".
È di tutto questo, come sempre in Italia, il paese che spesso ho chiamato "Vaticalia", si parla in maniera singolare. Ho visto molte persone infastidite, quasi stanche di sentir parlare di preti pedofili, come si trattasse di un argomento ormai abusato dai telegiornali, salvo poi crogiolarsi beati nel racconto di incidenti stradali, massacri, omicidi della follia o cose del genere.

Ma già, i media italiani sono un organismo perfettamente oliato per aiutare le persone a dormire beatamente, piuttosto che dei proverbiali giusti, degli ignavi.
Io mi chiedo: ma quanti tra coloro che leggono questa rubrica, a questo punto, si sentono ancora di mandare tranquillamente e serenamente i propri figli all'oratorio? Quanti tra coloro che si definiscono stanchi di sentir parlare di questo argomento direbbero la stessa cosa se ad essere violato, aggredito, talvolta stuprato fosse il proprio figlioletto innocente?

Certo, il messaggio evangelico"lasciate che i pargoli vengano a me" non è stato lanciato per avere uno sviluppo quale quello che si sta vedendo da parte dei preti pedofili...
Qualcuno mi ha chiesto, in passato, cosa c'entra questo argomento con una rubrica quale "guarigione come crescita". Il fatto è proprio che tutto quanto sta accadendo conferma come sia impossibile prescindere da un armonioso sviluppo della persona nella sua pienezza fisica, psicologica, sessuale e quanto ogni energia repressa (come quella sessuale) dalle religioni patriarcali, dal momento che - come ci insegna la fisica - nulla si distrugge o si crea ma tutto si trasforma, è destinata troppo spesso a diventare altro ed a sfociare in altri modi.

Del resto, la condanna continua secolare da parte delle gerarchie cattoliche nei confronti dell'omosessualità, definita con leggerezza come una malattia da curare, nasce probabilmente dal fatto che all'interno di tale istituzione coloro che vivono una vita gay difficilmente lo fanno come scelta ed evoluzione naturale di un modo d'essere ma molto, troppo spesso, lo fanno solo come unica alternativa per sbloccare un'energia sessuale così fortemente repressa. Ecco perché troviamo alti esponenti della Chiesa cattolica stessa fare l'equazione tra omosessualità e pedofilia. E non dimentichiamo che il Vaticano ha fatto il possibile per bloccare all'Onu tutte le risoluzioni per il diritto e l'uguaglianza degli individui, qualunque sia la loro tendenza o scelta sessuale...
Solo partendo dal primo chakra, dalla connessione con la terra, con la dea, con l'energia della passione è possibile iniziare, come ci insegnano molte tradizioni antiche, un processo naturale di sviluppo verso l'alto per riconnettere e sposare indissolubilmente il Dio con la Dea, il cielo con la terra, il corpo con lo spirito attraverso il cuore.
A tutto questo, chiaramente, nelle religioni patriarcali non si fa assolutamente il minimo riferimento.




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