Poltronificio, in arrivo due nuovi carrozzoni di Stato: costeranno 3,2 milioni di euro


poltronificio 300x176 Poltronificio, in arrivo due nuovi carrozzoni di Stato: costeranno 3,2 milioni di euroIn arrivo il Garante per l'Infanzia e la Commissione nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umani. Poltrone per tutti
Alle tasche dei cittadini costeranno3,2 milioni di euro all'anno e saranno praticamente inutili, data la mole di agenzie, commissioni, osservatori e organi politici e di controllo già esistenti. Si tratta delGarante per l'Infanzia e dellaCommissione nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umaniVotate all'unanimità dal Parlamento, il primo - attivo da domani - sarà un organo monocratico da 1,5 milioni di euro ogni anno, di cui 200mila (lordi) di stipendio per il Garante; il secondo costerà invece1.735.150 euro, di cui 237mila euro per lo stipendio del presidente e 158mila euro per i due consiglieri, senza contare le consulenze - per cui sono previste 270mila euro ogni anno - e lespese per le riunioni del consiglio, altre 75mila euro.
Il tutto votato proprio mente in Italia i cittadini - e il ministro Tremonti - chiedevano e pretendevano di ridurre i già esorbitanti costi della politica. Poltrone in più, infatti, si traducono sempre in pensioni integrative e posticini per i cosiddetti "trombati" alle elezioni.

L'unico a criticare la creazione della Commissione nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umani è stato Salvatore Valditara, di Futuro e Libertà (Fli), un appello inascoltato anche dagli stessi colleghi di partito, tanto che la nascita di questa nuova Autorità è stata approvata da Palazzo Madama con 238 voti favorevoli e nessun contrario. Valditara - è giusto dirlo - non ha partecipato al voto.
Per il Garante per l'infanzia, invece, alla Camera è stato un vero e proprio plebiscito467 favorevoli e nessun voto contrario. Quando ci sono in ballo nuove poltrone e posti da assegnare, l'unanimità è assicurata. Specie se a pagare sono sempre i cittadini.
Un dato da sottolineare - messo bene in evidenza da Franco Bechis su Libero alcuni giorni fa - è l'esistenza di veri e propri doppioni delle neonate Autorità: "Ci sono già - scrive Bechis -organismi di garanzia europei, e molte regioni si sono create ad hoc un Garante per l'infanziaa carico del bilancio pubblico. Quello nazionale che sarà in vigore dal prossimo 3 agosto non fa che doppiarne i compiti. In più esistono già numerose organizzazioni private che svolgono lo stesso compito e con cui lo Stato in qualche caso ha pure convenzioni (ad esempio Telefono Azzurro). Nel pubblico c’è già una Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, un Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza presso la presidenza del Consiglio dei ministri, un Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile (alle Pari Opportunità), un Comitato per i minori stranieri (a Palazzo Chigi), un Centro nazionale di documentazione e di analisi per l’infanzia e l’adolescenza, una Commissione per le adozioni internazionali, un Osservatorio nazionale sulla famiglia e un Comitato per l’applicazione del codice media e minori. Non bastavano. Così come per la difesa dei diritti umani sono già sette gli organismi pubblici attivi e decine le Onlus che se ne occupano."
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