La disinformazione non va in ferie


Mentre i parlamentari si apprestano ad andare in vacanza per cinque settimane, essendo fra i pochi italiani a potersi permettere di farlo, dopo avere messo in “mutande” buona parte degli altri, penne in affitto e mezzibusti telecomandati continuano indefessi nella loro opera di disinformazione che non conosce pause.
Ieri è balzata per forza di cose agli onori della cronaca, la notizia concernente il fallimento della ditta Italcoge, impegnata in queste settimane nella costruzione del cantiere per il tunnel geognostico del TAV a Chiomonte e con alle spalle una storia non proprio adamantina, vissuta fra appalti pilotati e guai fiscali, in occupazioni di varia natura, comprendenti anche la costruzione della Salerno – Reggio Calabria. Fallimento determinato dall’insolvenza della stessa nei confronti di alcuni creditori.
Il TG3 regionale nel presentare la notizia ha dato largo spazio all’avv. Francesco Torre, legale della società, che arrampicandosi sugli specchi ha pubblicamente accusato il movimento NO TAV di avere provocato il fallimento Italcoge, attraverso una qualche oscura trama. Senza sentirsi in dovere, come sarebbe compito di un giornalista, di aggiungere le reali motivazioni del crac societario e di fatto avallando una tesi tanto pittoresca quanto visionaria…..
In un articolo che tratta il medesimo argomento, Diego Longhin, Su Repubblica, scrive testualmente “Si tratta dell’azienda a cui poco più di una settimana fa sono stati bruciati dei mezzi da chi si oppone alla realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione: un gesto intimidatorio.”
Mentendo spudoratamente, dal momento che nel corso delle indagini sull’accaduto non sono ad oggi emersi indizi che possano avvalorare una tesi di questo genere, mentre al contrario anche gli stessi investigatori sembrano propensi a seguire piste differenti legate alla gestione degli appalti.
Questa mattina, in quel di Avigliana, una cinquantina di NO TAV, hanno manifestato con tanto di pentole e coperchi, nell’area prospicente all’Hotel Ninfa, dove alloggiano una certa quantità delle forze dell’ordine che presidiano la Maddalena. Con il chiaro intento di turbare il sonno dei celerini, così come i tifosi fanno sistematicamente con i giocatori della squadra avversaria. Una manifestazione pacifica che non avrebbe avuto alcuna conseguenza, se la polizia, ormai propensa a mettere in atto in Val di Susa ogni sorta di provocazione ed intimidazione, non avesse prima multato alcuni manifestanti che tornavano all’auto, con pretesti di ogni genere, e poi arrestato 16 manifestanti, che sono stati portati in questura senza motivazioni valide e lì ancora si trovano, in attesa che venga “inventato” contro di loro un qualche capo d’imputazione.
Anche in questo caso pennivendoli e velinari vari hanno mentito spudoratamente, raccontando che i manifestanti sarebero entrati all’interno dell’albergo, intimidendo i lavoratori, mentre al contrario nessuno si è introdotto all’interno della struttura e la manifestazione si è svolta interamente davanti all’albergo alla luce del sole.
Andate in ferie anche voi cinque settimane, penne a noleggio e cantori dei telebugia, con le prebende ricevute ogni volta che fate una marchetta, tutto sommato potreste anche permettervelo e se non lo volete fare per la tintarella, fatelo almeno per amore dell’informazione che ogni giorno uccidete senza pietà.





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