Superbollo sulle auto di lusso, la presa in giro. Riguarda pochi modelli carissimi



La manovra economica che – pare –riduce del 30% gli incentivi alle energie rinnovabili introduce, oltre a vari dolorosi tagli, il famososuperbollo sui Suv e sulle auto di lusso.
Sono anche le più inquinanti. Dovrei gioire. Invece è una colossale presa in giro. Il testo inviato al Quirinale recita che sono dovuto 10 euro per ogni kilowatt di potenza eccedente rispetto al limite dei 225 kilowatt.
Significa che nulla è dovuto, ad esempio, se si possiede una Mercedes S 350 (vari modelli che arrivano a costare fino a 104 mila e rotti euro) o una Bmw 740d da 89.000 euro: hano una potenza di 225 kilowatt. Non pagano neanche l’Audi Q5 (132 kilowatt) e Q7 (200 kilowatt), e la jeep Grand Cherokee (prezzo fino a 63 mila euro circa): 177 chilowatt nella versione più potente.
E allora mi sono chiesta: ma chi paga?
In Italia, secondo il database di Quattroruote, circolano 6.122 modelli di auto. Di essi, secondo Omniauto, appena 439 superano la fatidica soglia dei 225 kilowatt.
Sempre in Italia ci sono circa 37 milioni di auto: una ogni 1,6 abitanti. Non ho trovato statistiche a proposito della fetta di mercato occupata dai modelli oltre i 250 kilowatt di potenza: se qualcuno me le segnala, è il benvenuto.
Proviamo ad essere generosi e a supporre che un automobilista su 200 possa permettersi una vettura superpotente. Ne dubito, perchè sono decisamente care: ma voglio largheggiare.
Ebbene, in questo caso pagheranno il superbollo circa 185.000 auto. Appena.
Quanto pagherano? La più modesta delle vetture che superano i 250 kilowatt è la Cadillac Cts 3.6 che costa circa 56 mila euro e ha una potenza di 229 kilowatt. Il proprietario se la cava con 40 euro di superbollo.
Al top della classifica (scavo sempre nel database di Quattroruote) c’è invece laLamborghini Murciélago Coupè da 360 mila euro chiavi in mano, che ha una potenza di 493 kilowatt. Sono dovuti 2.430 euro di superbollo.
Per avere un’idea di quanto complessivamente il fisco incasserà attraverso il superbollo, facciamo un’ipotesi arbitraria quanto generosa: supponiamo che per ogni auto oltre i 250 kilowatt siano dovuti 1000 euro. Nell’ipotesi che le vetture soggette alla tassa siano 185.000, la cifra è pari a 185 milioni.
Quattro soldi di demagogia nell’ambito di una manovra che rastrella 47 miliardi di tagli a pensioni, sanità, enti locali. Quattro soldi che producono titoli del tipo “Anche i ricchi pagano”. Ma non è vero.
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