Violenza contro le donne, aumentano le denunce

violenzadonne11 e1308173955355 Violenza contro le donne, aumentano le denunceIn un anno le denunce sono passate dal 23% al 40%. Telefono Rosa: «dati inquietanti, aumenta la violenza dopo la separazione». Ma calano le risorse dalle istituzioni

I numeri parlano da soli, e lo fanno in modo chiaro. Nero su bianco, raccontano le dimensioni di uno dei drammi nascosti e taciuti del nostro Paese: quello della violenza contro le donne. Violenza sessuale, fisica, psicologica, stalking, in un abisso nero che in tutta Europa coinvolge dal 20 al 25% delle donne e sul quale l’Italia non è da meno: anzi, il fenomeno continua a crescere e con esso crescono le denunce. Ma calano le risorse messe a disposizione dalle istituzioni. A rimarcarlo è la ricerca annuale sul tema condotta dall’Associazione Nazionale Volontarie Telefono Rosa: le donne che chiedono aiuto nel nostro Paese sono sempre di più.
La ricerca ha analizzato le 1.749 storie di donne che nel corso del 2010 hanno contattato l’associazione: impiegate, casalinghe, libere professioniste, disoccupate e di diversa nazionalità, ma soprattutto italiane. Ma i numeri, spesso, ingannano perché parziali: sarebbero infatti molti – moltissimi – i casi che faticano ad emergere o che rimangono del tutto sommersi.All’incirca il 70% delle violenze avverrebbe infatti tra le mura domestiche o per opera di mariti, compagni, parenti o ex partner e il carico emotivo che situazioni simili comportano – arrivando spesso a non identificare nemmeno la violenza domestica come un reato da denunciare - rende particolarmente difficoltosa una stima reale delle persone coinvolte.

«Abbiamo rilevato dei dati che non possiamo che definire inquietanti – ha affermato al riguardo la presidente di Telefono Rosa Maria Gabriella Moscatelli - e purtroppo non ne siamo sorprese». Secondo l’indagine infatti le denunce di violenza fisica in Italia in un anno sono passate dal 23% al 40%: un dato a cui si aggiungono le denunce di violenza psicologica (dal 31% al 38%) e di minacce, cresciute dal 13% al 19%. In particolare sarebbe aumentata di tre punti anche la percentuale delle richieste di aiuto per stalking, che nel 2009 si assestava sul 6%. «Si nota tra l'altro un incremento dell'insorgenza della violenza dopo la separazione, - ha spiegato ancora Moscatelli - a testimonianza dell'inaccettabilità da parte del partner di perdere il possesso della vittima e di essere lasciato». Parole che confermano quanto già descritto dall’Istat nell’ultimo rapporto “La violenza e i maltrattamenti contro le donne dentro e fuori la famiglia” (basato su dati del 2006), secondo il quale tra gli autori della violenza contro le donne al primo posto si collocano gli ex mariti o ex conviventi.
La situazione fotografata da Telefono Rosa non è facile da affrontare: «ogni anno per noi è un grandissimo sforzo affrontare il lavoro di analisi delle richieste di aiuto, - ha aggiunto Moscatelli - ma ci rendiamo conto che questo impegno fornisce in maniera inconfutabile dei dati su cui andrebbero costruite le politiche in difesa delle donne e a sostegno delle associazioni». Politiche che però, spesso, tardano ad arrivare o non forniscono segnali netti per la lotta al problema, nonostante l’impegno europeo che ad aprile ha portato alla ratifica della Convenzione per la prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne: « non avere una rete di sostegno adeguata nella nostra società spinge le donne sempre ad un maggiore isolamento. E questo soprattutto nella violenza domestica, grande dramma della nostra società. Le istituzioni - conclude Moscatelli- fanno poco o nulla: è un anno che il problema è stato accantonato. Non se ne parla più. E invece è sempre più grave: non si può continuare così».






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Commenti

Anonimo ha detto…
Ci sono uomini che finiscono in mezzo ad una strada o peggio a 40anni dai genitori perchè non cè una legge che impone immediatamente la vendita e la separazione dei beni della coppia separata.Ci sono donne che rispondono che è giusto che l'EX paga il mantenimento e il mutuo di una casa in cui non vive perchè è la legge.Il problema è a monte ed è vergognoso.

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