Trattative tra stato e mafia: Ciampi e Scalfaro ora devono parlare
I magistrati della procura di Palermo che indagano sulla trattativa tra Stato e mafia negli anni delle stragi.
Perché Scalfaro e Ciampi non spiegano agli italiani le reali motivazioni che portarono lo Stato a trattare con la mafia? Loro erano premier e Capo dello Stato. Perché le loro deposizioni sono state subito secretate? Perché sui giornali non c’è nemmeno una indiscrezione? Con altri capita sempre… Ora, però, vogliamo la verità.
L'attività istruttoria è svolta dal pm della Dda, Nino Di Matteo, dall'aggiunto Antonio Ingroia e dal procuratore Francesco Messineo. Ciampi e Scalfaro nel 1992, periodo in cui la trattativa sarebbe cominciata, erano, rispettivamente, presidente del Consiglio e presidente della Repubblica. I magistrati si sono impegnati in una serie di interrogatori di esponenti delle istituzioni. Nelle scorse settimane i magistrati hanno interrogato l'ex ministro della Giustizia, Giovanni Conso e l'ex capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Nicolò Amato.
staff nocensura
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Perché Scalfaro e Ciampi non spiegano agli italiani le reali motivazioni che portarono lo Stato a trattare con la mafia? Loro erano premier e Capo dello Stato. Perché le loro deposizioni sono state subito secretate? Perché sui giornali non c’è nemmeno una indiscrezione? Con altri capita sempre… Ora, però, vogliamo la verità.
L'attività istruttoria è svolta dal pm della Dda, Nino Di Matteo, dall'aggiunto Antonio Ingroia e dal procuratore Francesco Messineo. Ciampi e Scalfaro nel 1992, periodo in cui la trattativa sarebbe cominciata, erano, rispettivamente, presidente del Consiglio e presidente della Repubblica. I magistrati si sono impegnati in una serie di interrogatori di esponenti delle istituzioni. Nelle scorse settimane i magistrati hanno interrogato l'ex ministro della Giustizia, Giovanni Conso e l'ex capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Nicolò Amato.
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