Giustizia: Sappe; indispensabile riassetto Polizia penitenziaria

“È assolutamente necessaria e non più rinviabile una complessiva ed organica riforma del Corpo, indispensabile al riassetto gerarchico e funzionale della Polizia Penitenziaria ad oltre 20 anni dalla precedente riforma.
È necessario riallineare i ruoli dei vice Sovrintendenti, dei vice Ispettori e dei vice Commissari della Polizia Penitenziaria, oggi penalizzati rispetto ai pari grado della altre Forze di Polizia, per rendere le progressioni di carriera davvero in linea e senza più alcuna differenziazione a seconda del Corpo di appartenenza.
In questo contesto, ci confortano le dichiarazioni rilasciate ieri dal Ministro della Giustizia Alfano che si è ufficialmente impegnato sulla questione del riallineamento dei nostri Funzionari del Corpo con i colleghi della Polizia di Stato. Ma questo non può che essere il presupposto per addivenire al più complessivo riordino di tutte le carriere che preveda l’unificazione del ruolo degli Agenti ed Assistenti con quello dei Sovrintendenti”.

Lo scrive in una nota Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, la prima e più rappresentativa organizzazione dei Baschi Azzurri, nota diretta al Ministro della Giustizia Angelino Alfano. Capece sottolinea come “non si possa fare sicurezza senza avere adeguati strumenti di formazione ed aggiornamento professionale: quella che attualmente ci propina la Direzione Generale del Personale e della Formazione del Dap è una formazione vecchia di trent’anni, è abbondantemente superata perché non tiene nel debito conto la composizione dell’attualità penitenziaria (continuando, ad esempio, a trascurare la necessità di organizzare corsi di lingua straniera per i nostri Agenti, visto che quasi 25mila degli attuali 68mila detenuti sono appunto stranieri) e le prerogative di Polizia giudiziaria e di Pubblica sicurezza dei Baschi Azzurri.

È insomma necessaria una nuova e non più rinviabile riforma della Polizia Penitenziaria, partendo anche dalla necessità di istituire, nell’ambito del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, una Direzione generale del Corpo sulla cui ragion d’essere ogni giorno di più siamo fermi e convinti sostenitori. E questo prevedendo che del ruolo dirigenziale della Polizia Penitenziaria possano far parte esclusivamente poliziotti e non, come invece qualcuno vorrebbe, esterni al Corpo come i dirigenti del Comparto Ministeri che tentano in ogni modo di occupare spazi che a loro non competono. Si pensi all’istituzione dei ruoli tecnici del Corpo di polizia Penitenziaria, finalizzati ad incrementare i contingenti specialistici impiegati nel contrasto del terrorismo, della criminalità transfrontaliera e della migrazione illegale, dove si vorrebbero far transitare Personale del Comparto Ministeri che non indossa la nostra divisa e che sono altro rispetto alla Polizia Penitenziaria. A questo lobbismo strisciante teso a impedire il transito di poliziotti in questi ruoli noi ci opporremo con tutte le forze, perché dei Ruoli tecnici della Polizia Penitenziaria dovranno far parte principalmente quei Baschi Azzurri cui la stessa Amministrazione penitenziaria, con atti interni, ha riconosciuto loro la funzione di tecnico tutelandone quindi la professionalità ed i poliziotti in possesso dei previsti titoli".

fonte: ANSA



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