Giovani disoccupati: in Italia più che altrove
![disoccupazione giovanile italia estero](http://www.ideemarginali.org/wp-content/uploads/2011/05/disoccupazione-giovanile-italia-estero.png)
Sostanzialmente ci chiediamo se i giovani italiani, definiti come la fascia d’età che va dai quindici ai ventiquattro anni, abbiano prospettive lavorative migliori o peggiori dei loro coetanei internazionali.
Il primo grafico mostra la media della disoccupazione giovanile negli anni 2005/2007 in vari paesi OCSE. Ci fermiamo al 2007 per studiare il quadro internazionale pre-crisi; rimandiamo ad un prossimo articolo l’analisi degli effetti della crisi economica del 2008 sulle prospettive lavorative dei giovani. L’Italia si posiziona tra gli ultimi posti: la nostra disoccupazione giovanile è più alta di circa sette punti percentuali rispetto alla media europea. Tra i gli altri paesi solo la Polonia, la Slovacchia e la Grecia fanno peggio nel periodo di riferimento.
È importante comparare la nostra situazione e quella internazionale non solo in termini assoluti, come abbiamo fatto sopra, ma anche in termini relativi, ossia rispetto agli over-30. Questa comparazione ci permette di capire se la disoccupazione sia un fenomeno trasversale a tutte le generazioni oppure colpisca in particolar modo i giovani. Che in Italia affligga soprattutto i giovani lo abbiamo visto in un precedente articolo. Ci chiediamo se questo sia una particolarità italiana oppure un fenomeno diffuso.
![gap disoccupazione giovanile adulta](http://www.ideemarginali.org/wp-content/uploads/2011/05/gap-disoccupazione-giovanile-adulta.png)
Con il terzo grafico diamo uno sguardo dinamico al fenomeno. La figura mostra l’evoluzione della disoccupazione per diverse fasce d’età nel nostro Paese,
negli USA, in Svezia e per l’Europa nel suo complesso (*). Notiamo alcune cose: anzitutto il gap tra disoccupazione giovanile e adulta è notevolmente aumentato in Italia e in Europa. L’Italia sembra però aver fatto peggio sia della Svezia sia della media europea. È utile comparare queste dinamiche a quelle degli USA: il gap tra disoccupazione giovanile e disoccupazione adulta è rimasto pressochè costante in America. Queste diverse dinamiche sembrano indicare un diverso funzionamento del mercato del lavoro nel vecchio e nuovo continente. Queste differenze saranno oggetto di un prossimo articolo.
![disoccupazione giovanile italia usa svezia europa](http://www.ideemarginali.org/wp-content/uploads/2011/05/disoccupazione-giovanile-italia-usa-svezia-europa.png)
In conclusione ci sembra utile ribadire quanto abbiamo imparato da questo confronto internazionale. In primo luogo, la disoccupazione giovanile in Italia è tra le più alte nei paesi OCSE. In secondo luogo, se è vero che la disoccupazione giovanile è di solito più alta di quella adulta, è anche vero che questo fenomeno è particolarmente accentuato in Italia e i nostri giovani soffrono in termini relativi più dei loro coetanei internazionali. Da ultimo, la situazione lavorativa dei giovani rispetto agli adulti negli ultimi trenta anni è peggiorata nel nostro paese più che nel resto d’Europa, e molto più che negli Stati Uniti dove è rimasta pressochè invariata.
(*) In questo grafico, cambi alla metodologia e ad alcune definizioni che limitano la comparabilità dei dati si sono verificate per la Svezia (nel 1986, 1992 e 2004), per l’Italia (nel 1993 e nel 2004) e per gli USA (nel 1994 e nel 2000).
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