Don Seppia, presi spacciatori: uno è un militare della Guardia di Finanza


A fornire droga a don Seppia, il parroco di Sestri Ponente (Ge), finito in carcere con l'accusa di abusi su minore e induzione alla prostituzione , sarebbero stati uno spacciatore e un militare della Guardia di Finanza. I due "fornitori" sono stati arrestati nell'ambito di un'inchiesta dei carabinieri dei Nas su esecuzione di provvedimenti emessi dal gip del tribunale di Milano. Secondo gli inquirenti don Seppia avrebbe acquistato droga, non solo per uso personale, ma anche per utilizzarla come merce di scambio per "comprarsi" rapporti sessuali.
I militari, che indagavano su un giro illecito di anabolizzanti nelle palestre milanesi e di lì su quello di cocaina in altri ambienti, hanno individuato il finanziere e lo spacciatore.


Don Seppia dal carcere continua a rigettare le accuse mossegli: dalle dichiarazioni del ragazzo di origini egiziane che si prostituiva, alla cessione di droga in cambio di sesso, dalle frequentazioni alle foto e i video pornografici trovati nel computer. "Non sono mai stato a letto con quel ragazzo, la droga l'ho data una volta sola a Emanuele Alfano. Quei siti erano solo con gente adulta'', ha ribadito, assistito dall'avvocato Paolo Bonanni.



Ma intanto in carcere nei giorni scorsi è finito anche Emanuele Alfano, l'ex seminarista accusato di induzione e favoreggiamento della prostituzione minorile. In altre parole, sarebbe stato il procacciatore di ragazzini per don Seppia. Le persone sentite dai carabinieri dei Nas di Milano, coordinati dal pm Stefano Puppo della procura di Genova, sono ragazzini. Tra di loro un quindicenne di origini rom ma residente a Genova "abbordato" da Alfano, e che avrebbe confermato di aver avuto rapporti sessuali con l'ex seminarista in cambio di 50 euro






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