Auto blu: profondo rosso


Roma spende tre milioni di euro ogni anno per le macchine dei politici, Napoli due milioni. E nella leghista Verona va perfino peggio. Mentre si tagliano la sanità e l'istruzione, nessuno tocca questi privilegi

Finestrini oscurati, lampeggianti accesi e precedenza a tutti gli incroci: le auto blu sono il simbolo dei privilegi di politici e dirigenti. Ministri, Presidenti, Rettori, Sottosegretari hanno tutti diritto alla loro auto di rappresentanza, pagata dalla Stato e con tanto di autista riservato, eppure la gran parte di queste vetture non è concessa alle amministrazioni centrali, ma ad assessori e sindaci locali.

Il maggio scorso il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha lanciato un monitoraggio per scoprire il vero numero di auto a disposizione della PA: fino ad oggi ogni calcolo pervenuto è stato infatti frutto di stime ufficiose. Con un comunicato del quattordici luglio, il Ministero ha divulgato che in più di due mesi hanno risposto al monitoraggio solo il 35% delle amministrazioni. Basta dare uno sguardo ai numeri fino ad ora diffusi per capire il perché di tanta riservatezza. Secondo la stima ci sarebbero in circolazione non meno di 90 mila auto in uso alla Pubblica Amministrazione, di cui 10 mila auto 'blu blu' (quelle di rappresentanza concesse ai politici) e 20 mila 'blu' riservate invece agli alti dirigenti degli uffici e degli enti pubblici. Tutti mezzi che possono godere di un autista e che costano oltre 2 miliardi e mezzo di euro l'anno.

Le schede con i dati diffusi dagli enti che fino ad ora hanno risposto al monitoraggio sono consultabili liberamente sul sito del Formez.  L'espresso ha realizzato un'elaborazione dei dati diffusi, analizzando i principali comuni italiani e la loro attenzione a certi capitoli di spesa. Il risultato emerso è che ci sono comuni di medie dimensioni che spendono quanto le metropoli e che ogni auto di rappresentanza finisce per costare più di 10 mila euro alle tasche del contribuente solo in benzina e bolli. Se si aggiungono i costi del personale la cifra, frutto delle stime ministeriali, lievita al di sopra dei 140 mila euro per ogni auto 'blu blu' e dei 90 mila euro per quelle blu.

Il massimo esempio di spreco è rappresentato dalla Capitale. Il solo Comune di Roma, il più popoloso d'Italia, spende per le auto 'blu-blu', quanto i comuni di Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova e Bologna messi assieme, ovvero delle sei città più abitate dopo l'Urbe.

Dall'alto delle sue 58 auto di rappresentanza ad uso esclusivo, Roma riesce a spendere ogni anno più di 650 mila euro e detiene la prima posizione anche per quanto riguarda le auto di servizio, ovvero le auto blu "semplici" riservate ai dirigenti e non ai politici. In questo campo Roma spende 1 milione e 800 mila euro per 277 auto blu, per un parco auto complessivo che viene alla fine a costare (grazie ad altre 98 auto a disposizione) tre milioni di euro ogni anno.

Questo non significa che gli altri grandi Comuni si facciano mancare le vetture. Se si esclude il caso di Milano, che ha abolito le auto di rappresentanza per Giunta e Consiglio, le altre grandi città non mancano di concedere auto blu in quantità. Palermo con le sue 25 auto è seconda, seguita da Napoli (20), Torino (17) e Bari (12). Milano si rifà però con il numero di auto di servizio concesse ai suoi dirigenti, sessantadue. Circa il doppio di Palermo e Napoli. Il capoluogo partenopeo spende invece due milioni di euro l'anno per i consumi delle sue vetture: più del doppio di Milano e dieci volte Bari. Prendendo i costi totali, frutto di una stima del costo del personale sommato alle spese dei consumi, i primi tredici comuni per numero di abitanti (almeno quelli che hanno risposto), usano oltre 50 milioni di euro per pagare i trasporti dei loro politici e dirigenti.

Verona e Brescia
Se si scorre verso il basso la classifica dei Comuni più generosi nei confronti del proprio parco auto, salta all'occhio il caso di Verona. L'unica città con un sindaco leghista tra i venti comuni più abitati spende 366 mila euro per i soli consumi delle automobili, più di quanto non spendano le ben più popolose città di Bari, Bologna, Genova e Catania. Ma a Verona spetta anche il primato, dopo Trieste, di avere le auto blu più costose: ogni auto, e sono quattro in tutto, costa in media 12 mila euro l'anno. Al conteggio non prende parte però la vettura del sindaco Tosi che,

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