Usa: in Texas essere omosessuali è un reato

Dopo anni dalla bocciatura della Corte suprema per incostituzionalità, i repubblicani texani ripescano un controverso “Statuto anti-sodomia”

Texas, terra di ricchi petrolieri, donnaioli, proprietari terrieri e intolleranti. Quello che può sembrare un banale stereotipo, è in realtà ciò che i repubblicani in questo Stato vogliono conservare e preservare. A otto anni dalla bocciatura da parte della Corte Suprema di uno statuto anti-sodomia ritenuto incostituzionale, il codice penale dello Stato indica ancora il “comportamento omosessuale” come un reato penale e i legislatori e i repubblicani stanno combattendo affinché ciò resti invariato.

Due leggi identiche che si stanno discutendo alla Camera del Texas prevedrebbero come reato penale “un rapporto sessuale con un altro individuo dello stesso sesso”. Secondo le proposte, una clausola in materia di salute dello Stato e il codice di sicurezza affermerebbero così che l’omosessualità “non è uno stile di vita accettabile”.

Nel 2003, la Corte Suprema ha deciso nel processo Lawrence v. Texas che lo stato di attuazione del “comportamento omosessuale” era incostituzionale. Per effetto di questo codice “etico”, due uomini sono stati arrestati per aver fatto sesso nella loro camera da letto, dopo una denuncia del loro vicino di casa.

“Il Texas ha effettivamente fatto un buon lavoro di revisione delle sue leggi”, spiega Charles Spain, un giudice della corte municipale di Houston ed ex presidente della sezione di diritto LGBT per il Bar dello Stato del Texas. Nel 2009, il legislatore ha approvato un disegno di legge omnibus che abroga formalmente più di tre dozzine di progetti di legge dichiarati incostituzionali dai giudici. Ma nello statuto l’omosessualità non è stata acutamente inclusa nel pacchetto. Dopo la sentenza, Farrar e Rep. Garnet Coleman – entrambi Democratici di Houston – hanno avviato molteplici sforzi per ottenere l’abrogazione, senza alcun risultato. Per la prima volta quest’anno, sono stati in grado di ottenere una commissione d’ascolto.

Nonostante inclinazione conservatrice dello stato, il sostegno ai diritti dei gay si sta però riprendendo. Secondo un sondaggio dello scorso anno, il 63 per cento degli elettori è favorevole a una qualche forma di riconoscimento giuridico per le coppie gay. Il democratico Coleman – che ha anche introdotto una legislazione per legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso e per estendere le protezioni dai reati di odio verso i trans gender – dice che sarà lui a tentare di abrogare il nuovo statuto contro la sodomia, se dovesse essere approvato definitivamente.

Nella camera texana si stanno discutendo altre leggi a dir poco conservatrici: un disegno di legge per consentire agli studenti universitari di portare armi nelle aule (come non bastassero le già tante stragi che si consumano nei licei americani); l’obbligo per le donne di vedere un’ecografia prima di avere un aborto (forse per dissuaderle dal farlo, intenerendole), e il divieto di applicare la legge islamica della sharia per i musulmani. E data la cospicua maggioranza di cui godono i repubblicani nel parlamentino texano – 101 contro i 49 democratici – tutto lascia intendere che saranno approvate. Alla Corte suprema il compito di cancellarle.

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