Ruby, Minetti scarica Mora e Fede "Erano loro a portare le ragazze"

Nicole Minetti prende le distanze dai co-indagati. A portare le ragazze ad Arcore erano Emilio Fede e Lele Mora. Così sostiene la consigliere regionale lombarda – accusata di induzione e favoreggiamento della prostituzione di trentadue ragazze e prostituzione minorile – in una memoria di una dozzina di pagine consegnata ai pm che indagano sul ‘caso Ruby‘.

Nel documento, il legale della Minetti, Daria Pesce, cerca di dimostrare l’estraneità della consigliera all’accusa di prostituzione minorile, cioè di aver portato Karima el Morhoug nella residenza del premier Silvio Berlusconi. Nella memoria si spiega nel dettaglio quanto è accaduto la notte tra il 27 e 28 maggio dello scorso anno, quando Nicole Minetti si presentò alla questura di Milano per farsi affidare la giovane marocchina, all’epoca minorenne, fermata per furto. Affidamento durato però pochi minuti, giusto il tempo di consegnare la ragazza a Michelle Conceicao. Nella conclusione, inoltre, il legale della Minetti accoglie la data fissata dai pm milanesi come punto d’inizio del reato contestato: il 7 settembre 2009, giorno in cui Ruby partecipò a un concorso di bellezza a Taormina – dove ha conosciuto Emilio Fede – ed è entrata nella vicenda.

Con il deposito della memoria difensiva, appare evidente che la consigliera regionale non si sottoporrà ad alcun interrogatorio previsto in questa fase dell’inchiesta.



da "Il Fatto Quotidiano"



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