Messina e Caserta in testa alla classifica dell'evasione


Messina e Caserta in testa alla classifica dell'evasioneSi va dagli scontrini e dalle ricevute che non sono stati emessi all?attività svolta completamente in nero, dall'Iva non pagata all'immobile non dichiarato, dalle parcelle richieste sottobanco alle truffe sulle compensazioni fiscali.
Insomma, chi non subisce la ritenuta alla fonte e può evadere non ci sta troppo a pensare. E così sottrae al Fisco, in media, ben più di un terzo dell’imposta che dovrebbe pagare, con punte di due terzi e oltre, questa è una nuova grande radiografia sull’evasione fiscale in Italia che se da una parte ci dice cosa che ognuno di noi nel suo piccolo un pò sa e conosce e sono dati allarmanti, dall’altra diciamocelo il sistema fiscale italiano è fatto per essere evaso.

Il contribuente italiano, in media, evade 17 euro e 87 centesimi per ogni 100 euro di imposte versate al Fisco, per ora l’Agenzia ha fatto una prima aggregazione in otto gruppi omogenei e su questa base ha costruito una mappa dell’Italia a colori e una tabella di sintesi, osservando i risultati, si scopre così che si va da un tasso di evasione minima, pari in media al 10,93%, per il gruppo che comprende le province dei grandi centri produttivi come Milano, Torino, Genova, Roma, Lecco, Cremona, Brescia, a uno massimo del 65,67%nel gruppo che contiene le province per cosi dire più difficili come quelle di Caserta e Salerno in Campania, di Cosenza e Reggio in Calabria e di Messina in Sicilia.

Intanto è sempre più in via di aggiornamento e miglioramento il cosiddetto database dei furbi che nel tempo dovrebbe consentire di individuare sempre più coloro che puntualmente evadono il fisco.



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