L'on Zazzera definisce Maroni un assassino e si scatena la bagarre


L'on Zazzera definisce Maroni un assassino e si scatena la bagarrePierfelice Zazzera dell'Idv ha esposto nell'Aula della Camera un cartello con la scritta "Maroni assassino" non appena il ministro dell'Interno ha concluso la sua informativa sull'immigrazione. Il cartello gli è stato strappato dalle mani da Giancarlo Giorgetti della Lega.
Il ministro dell'Interno aveva appena terminato la sua informativa quando dai banchi dell'Idv Pierfelice Zazzera si è alzato sollevando con le braccia il cartello. Immediata la reazione dei deputati della Lega: Giancarlo Giorgetti, sorpassando i commessi, ha raggiunto Zazzera, gli ha preso il cartello e glielo ha strappato, mentre dai banchi di Lega e Pdl veniva urlato "Fuori, Fuori!" e "vergogna". Basiti davanti alla scena i deputati del Pd. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha ammonito Zazzera dicendogli che "del fatto si occuperà il collegio dei questori".
Il titolare del Viminale ha poi confermato alcuni punti dell'accordo siglato tra governo e regioni. Come ad esempio la concessione di un permesso di soggiorno temporaneo ai migranti che hanno rappresentato l'intenzione di andare in un altro Paese europeo: "Sono la stragrande maggioranza", ha detto il ministro.

Per quanto riguarda i flussi migratori Maroni ha sottolineato che si stanno intensificando le partenze di migranti dalle coste libiche: "ci sono segnali di ripresa che ci fanno pensare che possa intensificarsi il flusso di persone provenienti da paesi subsahariani, che fuggono da guerre e terribili condizioni umane e possono esser ricomprese nella categoria dei profughi".

Antonio Di Pietro si scusa, Dario Franceschini si dissocia: Pierfelice Zazzera, deputato dell'Idv, rimane isolato dopo l'iniziativa di esporre nell'aula della Camera il cartello "Maroni assassino" mentre in aula il ministro svolge una informativa sull'immigrazione. E ora rischia anche sanzioni disciplinari. Il presidente dei deputati Pd, Dario Franceschini, è intervenuto in aula e si è "totalmente dissociato" dal cartello: "La lotta politica è lotta politica, ma noi esprimiamo la nostra totale dissociazione da quel cartello", ha detto fra gli applausi anche della maggioranza. Subito dopo, ha preso la parola Antonio Di Pietro: "Intendo chiedere scusa da parte del gruppo dell'Italia dei Valori", ha detto. Dell'esposizione del cartello, per eventuali sanzioni, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha investito il collegio dei questori.
Fonte: Ansa.it



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