I molti calciatori del Bologna hanno un permesso da disabile

Ieri pomeriggio per verificare le posizioni delle targhe associate al permesso gli uomini della polizia municipale, in borghese, si sono recati al centro tecnico rossoblù di Casteldebole. Alcuni giocatori sono stati sentiti brevemente dagli agenti della municipale. Il tutto nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal Procuratore aggiunto Valter Giovannini, sui permessi handicap dati a Bologna a chi non ne aveva diritto.
In particolare gli accertamenti del Procuratore aggiunto e della Polizia municipale, per quanto riguarda il Bologna, mirano ad verificare se per caso i permessi handicap siano un benefit e chi lo abbia dato loro. L'inchiesta sui permessi vede indagate quattro persone, e per tre di loro è ipotizzata la corruzione.
Si tratta di un dipendente della cooperativa che ha avuto in appalto da Atc la procedura di rilascio dei permessi per disabili e di due automobilisti che, grazie al dipendente compiacente, hanno ottenuto i pass senza averne diritto. Gli inquirenti hanno scoperto che ogni tagliando era stato 'pagato' 250 euro.
I tre sono indagati anche per concorso in falso in certificazione e truffa ai danni del Comune. Come è indagata, ma solo per truffa, anche una dipendente Atc, che aveva accesso al sistema informatico e che aveva inserito la targa dell'auto di un familiare per un accesso temporaneo alla Ztl.
ANSA
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