Fukushima, in Italia il rischio legato alla contaminazione non è più irrilevante

Vale per la Francia e per altri Paesi come Belgio, Germania, Italia e Svizzera.
Non è affatto il caso di tapparsi in casa, non è affatto il caso di prendere pillole di iodio: però, dice l’associazione, le donne incinte, le mamme che allattano e i bambini al di sotto dei due anni dovrebbero cominciare a tenere presente il problema.
In fondo trovate il link al documento completo del Criirad. In sintesi si tratta di questo: attenzione a bere acqua piovana, attenzione a insalata, spinaci e simili; a latte, latticini e formaggi freschi. I cibi più facilmente contaminati: gli stessi dei tempi di Chernobyl.
Non che un piatto di spinaci danneggi la salute: il problema è semmai l’accumulo di radiazioni, dice Criirad. Un bambino al di sotto dei due anni che mangiasse questi cibi con una contaminazione pari a 10 Becquerel al chilo assorbirebbe nel giro di due-tre settimane la dose di radioattività tollerabile dal suo organismo in un anno.
La contaminazione riscontrata dal Criirad è molto più bassa dei 10 Becquerel al chilo: al massimo 3,1 Becquerel nella pioggia e 2,1 nel latte di capra.
Però questi campioni sono stati prelevati negli ultimi giorni del mese scorso.Ora siamo all’11 aprile, Fukushima sta sputando fuori radioattività dall’11 marzo e non se ne vede la fine. Appunto da questo – cioè dall’accumulo – possono nascere i problemi.
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