Razzismo in brianza:“Negro di m…, puzzi, torna nella foresta!"


Storie di ordinario razzismo nell’accogliente Brianza: un dipendente apostrofa in maniera apertamente discriminatoria un suo collaboratore.

Il tessuto produttivo del nord lombardo, così efficiente, così pragmatico. Così discriminatorio. Storie di ordinario razzismo a Monza, per la precisione nel paesino a nord di Milano di Cernusco sul Naviglio, subito passati Cologno Monzese e Segrate. Alcuni lavoratori in un impresa di produzione di macchine industriali, la Terdeca, che produce macchinari per la lavorazione delle vernici, hanno un collega di colore. Solo che la cosa non sembra andargli molto bene, visto che uno scatto razzista i colleghi non riescono proprio a reprimerlo.

INSULTI RAZZISTI
“Negro di m…”, “puzzi come tutti i negri”, “torna nella foresta”, “sei un uomo morto”, gli dicono, mentre lo massacrano di calci e di pugni. Tutto succede solo pochi giorni fa, il 7 di marzo, e Kelly, la vittima congolese, rimane rantolante a terra. La Cgil di Monza entra in azione e segnala all’azienda l’accaduto, che prende immediati provvedimenti, sospendendo chi dell’azione era l’ispiratore, uno dei quattro uomini, un impiegato delle pulizie che aveva iniziato ad insultare Kelly dopo che esso aveva “sporcato sul pavimento”. Ora l’uomo è stato allontanato dal luogo di lavoro, ma la storia non sembra finita, se è vero che Kelly afferma di subire ancora minacce da parte sua, affermando che si rivolgerà al più presto alle forze di polizia

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