Ospedali a prova di flash


“Vi prego, c’è un medico? Qualcuno è in servizio?”. “No, io no!”. “E tu?”. “Ahh….io non sono in servizio, sono in ferie!”. Ed è così che un infermiere dell’ospedale di Polistena ha cercato di farsi spazio tra la folla nei corridoi del nosocomio per una vera emergenza, cercando disperatamente un medico. Una emergenza poco interessante evidentemente. Dato che i riflettori, l’attenzione e lo sguardo della gente (medici compresi) erano rivolti tutti verso il governatore Peppe Scopelliti che ha ispezionato i corridoi di tre presidi nella provincia di Reggio Calabria. Insieme a lui giornalisti, dottori e amministratori. Il governatore è partito dalla locride per finire il suo tour ospedaliero a Polistena. Mentre a Taurianova ha trovato un piccolo gruppo di contestatori ad attenderlo per la chiusura del reparto di Medicina, scaturita dal disegno di riordino delle strutture ospedaliere.
 A Polistena però il governatore è arrivato per l’inaugurazione del nuovo Pronto soccorso. Anche se non è stato realizzato per suo merito. Per il momento Scopelliti è infatti concentrato più sul riordino degli “ospedali della morte”. Strutture fatiscenti che, in effetti, da anni versano in condizioni oltre i limiti della decenza. Però non ha disdegnato i complimenti e le strette di mano, nonostante sia stato il sindaco di quel comune, nonché assessore provinciale del Pdci, Michele Tripodi, a battersi per un nuovo pronto soccorso. Dalle 12.30 alle 14.30 circa all’ospedale i medici hanno fatto pausa e la gente continuava ad uscire ed entrare per non perdersi l’arrivo del governatore, che è arrivato con due ore di ritardo. A distanza di qualche mese, però, ha mostrato di avere assunto una linea più morbida rispetto al riordino “basato su criteri scientifici” e alla chiusura dei presidi, una cosa che prima sembrava essere una minaccia dietro l’angolo. “Polistena è all’avanguardia” ha detto Scopelliti. “Noi non stiamo chiudendo nulla, abbiamo trasferito solo il reparto di Medicina di Taurianova”. Evidentemente prima i cittadini avevano capito male, si sa: “in giro per la Calabria ci sono strumentalizzazioni” ha infatti chiosato il governatore. Dunque gli ospedali sono stati salvati. Peccato che per dirlo ogni volta bisogna fare un giro nei corridoi della maggior parte delle strutture interessate, sotto i flash e telecamere accese. Se poi uno si sente male mentre si brinda davanti al buffet organizzato per l’occasione chi ci pensa? Chi trova un medico disponibile per l’eventuale urgenza?


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