Legambiente: il nucleare non può essere questione politica


La scelta di tornare al nucleare non sia condizionata dai diversi orientamenti politici. É questo il monito lanciato da Legambiente che al contrario, rivolgendosi ai governatori di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna, li invita a trasformare in «piattaforma comune la contrarietà e le perplessità tecniche» espresse «in più occasioni e con accenti diversi» riguardo «la disponibilità del loro territorio ad ospitare centrali nucleari». Legambiente, ha chiesto alle quattro regioni di agire in modo sinergico attraverso una lettera aperta.
«Vi chiediamo di prendere atto della oggettiva irragionevolezza di qualsiasi prospettiva di localizzazioni di centrali nel nostro territorio» scrivono i rappresentanti dell'associazione ambientalista delle 4 regioni, «Saremmo felici - proseguono - che una simile posizione venisse assunta congiuntamente, entro un tavolo interregionale, superando le diversità di orientamenti politici per anteporvi l'interesse dell'intera comunità dei cittadini e delle imprese lombarde, venete, piemontesi ed emiliano-romagnole, e che venisse autorevolmente spesa nei riguardi delle altre regioni e del Governo italiano». I vertici di Legambiente proseguono ancora auspicando che le regioni su cui potrebbe ricadere la scelta di istallare le nuove centrali si facciano piuttosto protagonista della vicenda energetica italiana e promotori di un reale coinvolgimento dei propri cittadini in vista del referendum.


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