Giappone, incubo nucleare. Peggiora la situazione alla centrale di Fukushima

Quest’ultima è una notizia freschissima. La prima frase invece riassume i problemi della centrale nucleare giapponese di Fukushima Daiichi dopo il devastante terremoto di stamattina.
Quando la terra ha cominciato a tremare i reattori si sono spenti automaticamente. Ma in casi come questi gli impianti di raffreddamento devono continuare a funzionare, perchè il combustibile nucleare è ancora “caldo” sia in termini fisici sia in termini di radioattività. E se non si trova il modo di raffreddarlo, in teoria nel peggiore dei casi il “nocciolo” del reattore potrebbe anche fondere. Uno scenario tipo Chernobyl, per capirci.
Le autorità giapponesi rassicurano: tutto sotto controllo, nessuna fuga radioattiva. Peraltro l’avevano detto anche dopo il terremoto del 2007, in seguito al quale una fuga radioattiva alla centrale nucleare di Kashiwazaki Kariwa – si apprese in seguito – ci fu eccome.
Resta il fatto che tre impianti di raffreddamento sono, diciamo, in netta sofferenza per mancanza di energia elettrica con la quale farli funzionare. Probabilmente cercando di usare delle batterie. Peraltro mezzo Giappone è al buio: un comunicato stampa di Tepco (Tokio electric power company) dice che nell’area di sua competenza in questo momento sono senza corrente 4,2 milioni di case.
Sempre Tepco gestisce la centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Dai sui comunicato stampa si evince che i problemi riguardano i reattori 1, 2 e 3: la mancanza di corrente elettrica ha messo ko gli impianti di raffreddamento; il generatore diesel che alimenta l’impianto di raffreddamento di emergenza è entrato in funzione ma si è spento dopo un’ora circa.
Soprattutto, Tepco ammette di non sapere se gli impianti di emergenza stanno raffreddando i “noccioli” dei reattori 1 e 2.
Ci sono problemi anche alla centrale nucleare di Fukushima Daini, sempre gestita da Tepco. Quattro i reattori nucleari. Il raffreddamento viene assicurato da immissioni d’acqua, ma una diminuzione della pressione verificatasi nel reattore 1 fa supporre che si sia verificata una perdita di acqua all’interno della struttura di contenimento.
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