Il Giappone e il mondo intero rimangono con il fiato sospeso davanti all’emergenza nucleare. La paura di un’apocalisse è tutt’altro che archiviata. Alle operazioni di soccorso partecipano anche truppe Usa. Gli Stati Uniti hanno anche inviato aerei spia senza pilota per raccogliere informazioni sullo stato dei reattori. Intanto il commissario europeo per l’Energia Guenther Oettinger parla di nuovi “sviluppi catastrofici probabili”. La speranza si concentra ora sul ritorno della corrente elettrica per poter riattivare gli impianti di raffreddamento. Ma contemporaneamente cresce il timore per un black-out generale che manderebbe al buio la capitale Tokyo, in cui vivono circa 13 milioni di persone. E gli Stati Uniti denunciano: il governo giapponese non dice tutto sull’entità della tragedia.
Obama: "Sull'atomo negli Usa rivedremo la sicurezza". La Cina sospende i piani per nuove centrali. E mentre a Fukushima continua la corsa contro il tempo per raffreddare i reattori, anche il governo italiano cambia idea. Veronesi è d'accordo: "Riflettiamo". Ma per il ministro dell'Ambiente Prestigiacomo il problema è solo di consenso: "Non facciamo cazzate o alle elezioni rischiamo"
Da: Il Fatto Quotidiano
Condividi su Facebook
Commenti