Ai consiglieri regionali non bastano i privilegi da onorevoli


Ai consiglieri regionali non bastano i privilegi da onorevoliTrecento metri con un litro di benzina. Neppure una Bentley o una Lamborghini consumano tanto. Addirittura più dispendiose sono, anzi sarebbero, le autoblù dell'Assemblea regionale. Al punto da spingere lo stesso presidente dell'Ars, Francesco Cascio, a una clamorosa denuncia televisiva: fra deputati e autisti qualcuno, fino a non molto tempo fa, "faceva regolarmente la cresta". Un j'accuse pronunciato davanti alle telecamere di Presa Diretta, il programma di Raitre condotto da Riccardo Iacona che ha dedicato un reportage a sprechi e clientele in Sicilia.
Clamorosa marcia indietro del presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio, sulla denuncia delle auto blu che "facevano 300 metri con un litro". Con una lunga comunicazione letta all'Assemblea dal vicepresidente di turno - Cascio è all'estero - il presidente ha smentito se stesso, ovvero le sue dichiarazioni andate in onda nella trasmissione "Presa diretta" di RaiTre, e ha dichiarato di non essere mai stato a conoscenza di alcuna "situazione di illegalità o illegittimità" nell'uso delle auto blu dell'Ars.
"Quando sono diventato presidente del parlamento siciliano, nel 2008 - afferma Cascio - ho cominciato a setacciare anche le spese più banali, incluse quelle delle vetture di servizio. Assieme al mio capo di gabinetto ho preso il libro dei carburanti, e ho fatto il raffronto fra i chilometri percorsi dalle auto e il consumo dichiarato".

La domanda dell’intervistatore: "Ha avuto l’impressione che si facesse la cresta?". La risposta del presidente dell’Ars: "Le pare credibile che si percorressero appena 300 metri con un litro? È normale, qualcuno faceva la cresta". Cascio afferma che, solo grazie alla sua decisione di togliere le autoblù ai presidenti di commissione e di assegnare un budget fisso a chi invece continua ad usufruirne, la spesa per le macchine di servizio è diminuita. Il risparmio stimato dal numero uno di Palazzo dei Normanni è pari a 400 mila euro.

Cascio, nel corso del suo intervento, non ha risparmiato parole poco lusinghiere nei confronti dei colleghi che si sono opposti alla legge di riduzione del numero dei deputati (da 90 a 70). "Mi hanno preso a sputazzate. I parlamentari mi vogliono uccidere - ha affermato -, questa cosa non la accettano. Mi hanno detto: “Perché non rinuncia allo stipendio invece di rompere il c... a noi?”. Il problema è che c’è gente che fa il parlamentare e non ha un lavoro: se dovesse tornare alla sua vita di prima, avrebbe difficoltà... Ma il mio è un ragionamento complessivo, dalla Sicilia può partire un messaggio importante. Non c’è un consiglio regionale che da quando è stato creato ad oggi ha ridotto di un solo deputato il numero dei parlamentari. Noi abbiamo l’occasione di autodeterminarci: non soltanto per ridurre i costi ma anche per aumentare la funzionalità dell’organo legislativo".
Fonte Repubblica
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