Scontri Arcore, Napolitano: inammissibili. Non tutta l'erba un fascio
Dopo gli scontri nei pressi di Arcore, dove il Popolo Viola si era radunato per manifestare e chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi, Giorgio Napolitano sottolinea come siano "inammissibili disordini e scontri". Di Pietro: non facciamo "di tutta l'erba un fascio".
Durente la manifestazione organizzata da Popolo Viola di fronte alla residenza di Arcore di Silvio Berlusconi sono avvenuti degli scontri tra un gruppo che protestava e le forze di polizia. Per fortuna nessun incidente grave e in tutto due fermi, quelli di Giacomo Sicurello e Simone Cavalcanti. Il Il Popolo Viola si è immediatamente "dissociato" dalle frange violente che hanno ingaggiato scontri con la polizia e oggi arriva anche il monito del Capo dello Stato Giorgio Napolitano che sottolinea che "l'esercizio del diritto costituzionale a manifestare pacificamente non deve degenerare in inammissibili disordini e scontri provocati da gruppi estremisti". Il Ministro dell'Interno Roberto Maroni spera invece "chi si è reso responsabile dell'aggressione ai poliziotti subisca una condanna esemplare" ma Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, precisa che non si può "accettare l'ipocrisia dei berluscones" e "di chi vuole fare di tutta l'erba un fascio e approfitta dei gesti di pochi sconsiderati per calunniare le pacifiche manifestazioni che chiedono e chiederanno nei prossimi giorni le dimissioni di questo governo". I due fermati Giacomo Sicurello e Simone Cavalcanti, che il giudice ha scarcerato, affermano invece che da parte loro "non c'è stata alcuna violenza". Il processo è fissato per il prssimo 7 marzo e nel frattempo si stanno visionando alcuni filmati per appurare con precisione la dinamica che ha portato agli scontri.
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