Energia e pseudo liberalizzazioni. Le truffe continue, Enel Energia e le firme false

Il mercato dell'energia per gli utenti italiani è sempre di più una jungla, condita da firme false che portano gli utenti da un gestore ad un altro, senza possibilità di ottenere una semplice e rapida risoluzione del problema. La pseudo liberalizzazione ha lasciato immutati i grossi vantaggi degli ex monopolisti e questo sta comportando un marasma generale, anziché favorire calo dei prezzi e maggiore attenzione alle esigenze del cliente. In quest'ambito grida 'vendetta' il caso di Enel Energia, il braccio 'commerciale' del gruppo Enel controllato dal Governo italiano (con circa il 40% del capitale), che fa 'concorrenza' ad Enel servizio elettrico, il gestore per i clienti a maggior tutela. Le segnalazioni su Enel Energia sono moltissime, dai contratti estorti all'attivazione a pagamento di una carta Enelmia senza consenso, ma i caso del signor Carlo Russo di San Giuliano Terme (in provincia di Pisa), è emblematico del magma che sommerge l'utente, anche accorto, che vuol far valere i propri diritti.
I fatti
Nel maggio 2010 un venditore porta a porta ottiene di entrare in casa con la classica balla: sono di Enel, se vuole ottenere uno sconto in bolletta deve firmare questi fogli. In effetti il venditore lavora per Enel Energia e i fogli da firmare sono un vero e proprio contratto, che prevede l'abbandono di Enel servizio elettrico e del vecchio gestore del gas. Quando il signor Russo si accorge della cosa, si rifiuta di firmare. Insomma, nulla di fatto.

Fine settembre 2010. Arriva la lettera di Enel Energia: benvenuto tra i nostri clienti. Russo chiede spiegazioni e tramite mail perviene il contratto sottoscritto, ma la firma è palesemente falsa. Da allora partono diverse raccomandata a/r ad Enel Energia e alla 'concorrente' Enel servizio elettrico. Poi denuncia ai carabinieri, all'Antitrust e all'Autorità per l'energia e il gas. Al momento nessun risultato, salvo l'invito di Enel servizio elettrico a sottoscrivere un nuovo contratto per tornare nel servizio a maggior tutela. Rimedio a cui Carlo Russo, meritoriamente, si oppone. Nelle sue raccomandate e denunce, Carlo Russo esprime un concetto banalissimo: vista la firma falsa, il contratto è inesistente, ho anche denunciato il reato ai carabinieri, quindi ripristinate la situazione preesistente. Nulla da fare.
Siamo a febbraio 2011 e il signor Carlo Russo continua a ricevere fatture, puntualmente contestate ad Enel Energia, col rischio che prima o poi gli sospendano il servizio.
Certo, sarebbe stato più semplice adeguarsi allo pseudo buon senso "firma un nuovo contratto e poni fine a questa tiritera". Ma sarebbe vera saggezza? Oppure un ulteriore avallo all'andazzo del sistema italiano che premia i furbi? Furbi che spesso si annidano tra coloro che più dovrebbero avere a cuore correttezza e trasparenza, come una società che ha come azionista di riferimento il Governo e in ultima analisi tutti gli italiani!

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