Russia, i tempi cambiano

Mosca firma con gli Usa accordo di riduzione armi nucleari e compra dalla Francia quattro portaelicotteri: come i tempi cambiano

Il Consiglio Federativo, la camera alta russa, ha ratificato il trattato Start II sul disarmo nucleare. Dopo il via libera degli Stati Uniti entra quindi il vigore  l'atteso accordo, firmato lo scorso aprile a Praga da Barack Obama e Dmitri Medvedev, che prevede il taglio del 30 percento delle atomiche. Nell'arco di sette anni le testate saranno ridotte a 1.550. I vettori, tra missili e bombardieri strategici, a 700. Il parlamento russo ha ratificato lo Start II con una dichiarazione aggiuntiva e clausole di riserva che prevedono un legame tra le armi strategiche offensive e quelle difensive, con il diritto di Mosca ad uscire dal trattato nel caso fosse violato tale legame: si tratta di una garanzia contro un eventuale scudo antimissile in Europa senza il coinvolgimento paritetico della Russia.
Con la firma del Consiglio russo termina un lungo processo negoziale iniziato nel dicembre 2009, quando scadde l'omonimo trattato siglato nel 1992 da Eltsin e Bush.
Lo Start (Strategic Arms Reduction Treaty) si applica solo ad armi a lunga gittata, che gli Usa stoccano prevalentemente in basi sotterranee del Midwest (450 missili), nei sottomarini Trident (288) e nei bombardieri B2 e B52 (60 velivoli, ognuno dei quali può però trasportare numerosi ordigni, mentre il Trattato conteggia una bomba per ogni aereo). In Russia (più o meno 600 missili) sono in gran parte basate a terra. Rispetto al 1991, si tratta di una riduzione del 74 per cento dell'arsenale nucleare e del 30 per cento rispetto al più recente Trattato di Mosca del 2002. Lo Start II entrerà definitivamente in vigore fra sette anni.
La ratifica del Trattato Start da parte del Parlamento russo è "una buona notizia per la sicurezza e la stabilità internazionali". Lo ha detto il Segretario generale, Anders Fogh Rasmussen, in un comunicato pubblicato sul sito della Alleanza atlantica. "Spero che il clima politico generato da questo Trattato - ha concluso Rasmussen - permetterà agli Alleati e alla Russia di fare progressi concreti nella partnership strategica, compreso il campo della difesa antimissile".
Congiuntamente alla firma dell'accordo sugli armamenti, la Russia ha firmato anche un importante contratto con la Francia per l'acquisto di quattro portaelicotteri 'Mistral', la più grande nave da guerra francese dopo la portaerei Charles de Gaulle. Si tratta della più importante commessa militare di un Paese della Nato verso l'ex 'Impero del male'. Gli Stati Uniti hanno tentato a più riprese di bloccarla. A differenza dell'accordo sugli armamenti nucleari, in questa occasione Rasmussen non si è felicitato con Mosca, augurandosi invece che il Cremlino non usi i nuovi mezzi a disposizione contro "alleati o nazioni vicine".


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