L'Ilva non mantiene gli impegni

Comunicato stampa del 6 Gennaio:

Ilva continua a non mantenere gli impegni.

Non ha presentato il piano di campionamento continuo per la diossina.

I cittadini e le istituzioni non sapranno mai quanta diossina emette la notte e quando l'Arpa non può controllare.

E' dal febbraio dello scorso anno che l'Arpa non fa un controllo sul camino E312 dell'Ilva.

Quindi non abbiamo alcuna misurazione indipendente che certifichi che l'Ilva stia sotto i limiti previsti per la diossina dalla legge regionale.

Dal 31 Dicembre, infatti è entrata in vigore una normativa europea, che prevede l'abbassamento delle emissioni di diossina, e il misuramento mediante "campionamento continuo":


Lettera di Alessandro Marescotti (Presidente di Peacelink) al governatore della Puglia Nichi Vendola - 31 dicembre 2010

Gentile Presidente,


il 31 dicembre 2010 è una data fondamentale: la legge antidiossina dovrà far scendere le emissioni dell'Ilva sotto 0,4 nanogrammi di diossina a metro cubo. 
Entra cioè in vigore il limite europeo previsto dal Protocollo di Aarhus.
Il 31 dicembre è una data importante perché tale limite deve essere verificato con il "campionamento continuo" previsto dall'articolo 3 della legge regionale antidiossina. 
Entro la fine del febbraio 2009 - sulla base di tale legge regionale - l'Ilva doveva presentare il proprio piano di campionamento continuo della diossina. Tale piano doveva essere validato dall'Arpa. Non ci risulta che ciò sia avvenuto, non ne abbiamo ricevuto notizia.
Vorremmo chiederti se in questi ultimi giorni l'azienda abbia colmato tale macroscopica inadempienza. 
Con spirito collaborativo e riponendo la più ampia fiducia nell'operato dell'Arpa e della Regione, PeaceLink ha collaborato fornendo alla Regione un'informazione tecnica esaustiva sulla fattibilità del campionamento continuo che l'Ilva dichiara non realizzabile, nonostante sia applicata a tanti inceneritori e a varie acciaierie.
In Lombardia ad esempio il campionamento continuo è obbligatorio. Ciò dimostra che è tecnicamente applicabile tale controllo "24 ore su 24".
Sottolineiamo ancora una volta che è importante e insostituibile il "campionamento continuo" per dare tranquillità alla popolazione e per fornire a tutti l'evidenza e la certezza che il limite di 0,4 ng/m3 non sia superato. 
Abbiamo tutti ascoltato la tua dichiarazione "solenne" ai microfoni delle Iene: “Se entro il 31 dicembre 2010 non avranno certificato che con il campionamento in continuo le emissioni di diossine siano al 0,4 ng/m3, l’Ilva chiude. La norma è chiara”.
Senza arrivare a provvedimenti così drastici, la Regione Puglia può adottare un provvedimento straordinario: può installare coattivamente il sistema di campionamento continuo addebitando i costi all'azienda.
Di fronte a un'inadempienza, la Regione Puglia deve agire per il rispetto e l'applicazione della legge.
Altrimenti non sapremo quanta diossina l'Ilva riversa nell'ambiente quando non ci sono i controlli dell'Arpa.

Estratto da Peacelink

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