Stop amniocentesi e villocentesi inutili: solo se a rischio


Sono state redatte le nuove linee guida per l'amniocentesi e la villocentesi. Non più gratuita per le donne sopra i 35 anni ma per tutte, solo però se necessaria, perché bisogna ricordare che questi esami comportano "un rischio di perdite fetali di circa il 2%", del Ceveas.



In una società dove, se si è fortunati, non si trova un lavoro stabile prima dei 30 ma anche 35 anni, è normale che anche la nascita del primo figlio viene posticipata. Fino ad oggi l'amniocentesi e la villocentesi, esami invasivi che rivelano se per esempio il nascituro sarà affetto dalla sindroma di down, è stata gratuita per le donne al di sopra dei 35 anni perché a carico del Servizio sanitario nazionale (Ssn). E forse anche per questo motivo molte donne (circa il 43% nelle madri con più di 40 anni) si sottopongono con troppa leggerenza a questo esame che ha "un rischio di perdite fetali di circa il 2%", come spiega Vittorio Basevi del Ceveas, pur non avendone affatto bisogno. Visto l'ultimo rapporto del Cedap (Certificato di assistenza al parto) riferito al 2007, un gruppo multidisciplinare, coordinati dall'Istituto superiore di sanità (Iss) e dal Centro per la valutazione dell'efficacia dell'assistenza sanitaria (Ceveas) su mandato del ministero della Salute, ha così redatto le nuove linee guida sulla gravidanza fisiologica. "Si tratta di introdurre una diversa pratica clinica per individuare le donne a rischio - spiega Basevi, coordinatore del progetto - facendo dell'amniocentesi e villocentesi delle indagini di secondo livello". In poche parole prima di stabilire se le donne hanno bisogno di sottoporsi ad un'amniocentesi o ad una villocentesi, sarà un test a rivelare se tali esami si rendono necessari. Il test si basa sull'età materna, la ricerca della translucenza nucale e la determinazione di alcuni valori nel sangue come la frazione beta libera di hCg e della proteina plasmatica A associata alla gravidanza, come spiega anche l'Ansa. Se il test, che "ha la stessa quantità di falsi positivi e negativi dell'amniocentesi e villocentesi", renderà necessario l'esame allora verrà offerto "a tutte le donne" e non solo a quelle con più di 35 anni di età. Vittorio Basevi sottolinea però che "nel caso vi siano altre anomalie nel feto, si esce dalla gravidanza fisiologica, e quindi le raccomandazioni sono diverse. Quello stabilito in queste linee guida riguarda la gravidanza non a rischio".

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