Quelle immagini che gli Stati Uniti non vogliano vediate


I 17.000 mutilati statunitensi in Iraq

Queste immagini terrificanti ci mostrano il costo umano negli Stati Uniti della barbara guerra in Iraq. Non possiamo immaginarci l'orrore e la sofferenza che deve star soffrendo a confronto il popolo iracheno. Vedendo le terribili foto dei soldati nordamericani mutilati, che godono di un enorme superiorità militare, rimaniamo storditi per il massacro che si deve star commettendo ogni giorno in quel paese.

Quale sarà il sentimento di questi giovani militari mutilati che credevano in un principio e nelle bugie del loro presidente [George W. Bush], il quale affermava che c'erano armi di distruzione di massa in Iraq, mai trovate? In seguito gli ispettori delle Nazioni Unite hanno confermato che non sono mai esistite, come avevano detto e confermato varie volte prima che gli Stati Uniti attaccassero l'Iraq.

Sappiate che questa guerra non è altro che una guerra per il petrolio. In Iraq, la resistenza nazionale irachena si è organizzata nel paese per recuperare l'indipendenza, la sovranità e soprattutto per difendersi dai massacri indiscriminati delle truppe nordamericane. Allo stesso modo, negli Stati Uniti, i movimenti pacifisti sono ogni giorno più numerosi. E ricordiamo che questa guerra neocoloniale iniziò senza l'approvazione delle Nazioni Unite.



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James Houston, un veterano di Pearl Harbor, abbraccia in lacrime e commozione il sergente Mark Graunke Jr, durante la Giornata dei Veternai di Guerra, nella città di Dallas, novembre 2004. Il sergente dei marine Graunke ha perso la mano e un occhio per l'esplosione di una bomba in Iraq.
Foto AP/The Dallas Morning News, Jim Mahoney.
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Medici dell'esercito statunitense prestano soccorso ad un marine ferito.
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Un soldato prova la sua gamba ortopedica.
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Brandon Erickson ha perso una parte del braccio quando il suo convoglio militare è stato attaccato da gruppi della resistenza irachena. Brandon ha completato gli studi di scienze politiche nelluniversità del Nord Dakota, il 5 agosto 2004.
Foto Kory Wallen, fonte Associated Press via Cryptome.
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Il soldato Brad Kennedy mette in ordine il suo materiale ortopedico, 25 agosto 2004.
Foto AP/The Clarion-Ledger, J.D. Schwalm.
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Il soldato James E. Wright onora le spoglie di Ronald Reagan durante i funerali dell'ex presidente, il 10 giugno 2004. Wright ha perso la mano nella guerra in Iraq. L'ufficiale alla sua destra non è stato identificato.
Fonte Associated Press via Cryptome.
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Schilling ha perso la gamba destra e presenta una grave ferita alla mano sinistra in seguito allo scoppio di una bomba sulla strada.
Foto Max Becherer, New York Times.
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Allan Doyle con suo zio e sua figlia piccola.
Fonte Associated Press via Cryptome.
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Marine ferito alla faccia.
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Marine amputato.
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Lo specialista José Martinez, 20 anni, visita il centro medico per ustionati del Brooke Army Medical Center a Fort Sam Houston (San Antonio), il 5 novembre 2003. Martínez è rimasto intrappolato dentro un camion che trasportava munizioni e che fu attaccato dalla resistenza irachena. Il camion si incendiò sfigurandogli il viso e altre parti del corpo.
Foto Eric Gay, fonte Associated Press.
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Soldato invalido per una esplosione.
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Il marine ha perso un occhio per un'esplosione.
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Amputato.
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Il presidente George W. Bush visita un amputato all'ospedale militare.
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Soldato che ha perso un braccio.
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Lo specialista Robert Acosta ricorda negli incubi quando il suo veicolo Humvee fu attaccato.
Foto Ruth Fremson, New York Times.
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Robert Acosta.
Foto Ruth Fremson, New York Times.
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Kris Atherton
Foto Ruth Fremson, New York Times.
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Aaron Blakely accompagnato da amici dell'esercito.
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Il soldato Gary Boggs.
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George W. Bush e un soldato.
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L'attore cinematografico Denzel Washington onora con una medaglia Justin R. Burgess.
Fonte Associated Press via Cryptome.
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Soldato con ustioni gravi.
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Il presidente George W. Bush stringe la mano al soldato Thomas Douglas, 11 aprile 2003.
Foto Casa Blanca, Eric Draper.
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Soldato amputato.
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Soldato amputato.
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Ryan Kelly aiutato a legarsi le scarpe.
Foto Ruth Fremson, New York Times.
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Il soldato Alan Jermaine ha perso le gambe.
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Alan Jermaine Lewis.
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Un militare non identificato.
Fonte New England Journal of Medicine.
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Un militare non identificato.
Fontee New England Journal of Medicine.
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Soldato che ha perso una mano a casa con la sua compagna.
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Il soldato Brandon Olson.
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Edward Platt.
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Lo specialista Edward Platt dal paese di Harrisburg prova la sua nuova gamba ortopedica.
Foto Ruth Fremson, New York Times.
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Il marine Albert Ross.
Fonte Associated Press via Cryptome.
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Il soldato David Rozelle.
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David Rozelle.
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Robert Shrode e suo padre nel loro ranch.
Associated Press via Cryptome.
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Soldato amputato.
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Soldato amputato.
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Soldato invalido.
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Un soldato durante la riabilitazione dopo aver perso la gamba (Stati Uniti).
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Soldato amputato.
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Soldato amputato.
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Il soldato Matthew Braddock guarda la sua gamba amputata, reduce da Kirkuk, Iraq.
Foto James Nachtwey, VII revista Time.
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Il soldato Joey Bozik, che ha sofferto tre amputazioni, fa gli esercizi di riabilitazione.
Foto James Nachtwey, VII revista Time.
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Ryan Kelly, 24 anni, ha perso la gamba in un'esplosione in Iraq.
Fonte Star Telegram.
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Lo stesso soldato, Ryan Kelly, fa esercizi.
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Ryan Kelly sulla porta di casa.
Foto Michael Crow, The Arizona Republic.
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Il soldato Alain Jermaine Lewis, 23 anni, 3a divisione di fanteria, è stato mutilato dallo scoppio di una mina quando il suo jeep Humve saltò in aria a Baghdad, il 16 luglio 2003. L'esplosione gli ha fatto perdere la gamba. Questa foto è stata scattata nella sua casa a Milwaukee, stato del Wisconsin.
© Copyright 2004, Nina Berman
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Robert Loria tocca una tastiera nella sua casa vicino a Middletown, New York. Loria ha perso il braccio sinistro per l'esplosione di una bomba in Iraq.
Foto Dominick Fiorille.
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Il sergente Joseph Bozik dalla Carolina del Nord durante una sessione di fisioterapia nel centro medico del Walter Reed Army a Washington DC. Il jeep humve del sergente Bozik fu distrutto da una bomba anti-tank nel sud di Baghdad.
Foto Michael Crow, The Arizona Republic.
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Il segretario della difesa statunitense, Donald Rumsfeld, conversa con il sergento Heath Calhoun, che ha perso le gambe in Iraq.
Foto Donna Miles, Defense Dept.
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Il soldato Chris Shipley de Glendale.
Foto Pat Shannahan, The Arizona Republic.
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Il soldato José Martínez, ustionato in Iraq, dopo molti trattamenti.
Foto Nina Berman.
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Il sergente Brend Bretz saluta sua figlia di 4 anni dopo il suo ritorno dall'Iraq, dove ha perso le gambe per una esplosione.
Foto Cheryl / Evans, The Arizona Republic.
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Soldati mutilati in un centro di riabilitazione.
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Marine mutilato in un programma del governo per farli lavorare.
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Un soldato riceve la visita di anziani volontari ad un ospedale degli Stati Uniti.
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Nella sala delle amputazioni.
Foto Ogrish

I militari statunitensi morti in Iraq. Opera di un artista dagli Usa.


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Commenti

nicola ha detto…
nessuna parola più essere detta queste foto parlano da sole. mio dio
vitariello ha detto…
Ma perchè i nostri presidenti non la fanno personalmente fra di loro la guerra,magari eleggeremo campioni in arte marziali,e che vinca il migliore.La guerra non è mai una causa buona,chi ne paga maggiormente sono i poveri innocenti.Il loro motto è:armiamoci e andate.RIBELLIAMOCI
Unknown ha detto…
ai poveri figli mandati al macello..
il mio sostegno morale..
sono rimasto senza parole.. e con una stretta al cuore
Anonimo ha detto…
cosa dire ci muoiono in gola le parole,con un nodo alla gola e allo stomaco ..............!
Anonimo ha detto…
oh mio dio,sono rimasto basito!
Morcillo ha detto…
Non mi sembra che negli USA esista la coscrizione obbligatoria. Questi soldati sono tutti mercenari che hanno accettato di portare la guerra in un Paese diverso dal loro, per soldi. Piango per i lavoratori che la mattina escono di casa per portare il pane ai figli e la sera non tornano più percheé qualcuno non li ha protetti sul lavoro.
Anonimo ha detto…
Quoto al 100% Morcillo, bisogna saper distinguere lo schiavo da chi è libero di scegliere nella vita.
Ilaria ha detto…
Io mi chiedo in che mondo viviamo? Non ho parole per descrivere lo sgomento.
Fra ha detto…
... tutti soldati ... nemmeno uno di quelli che comandano...
Anonimo ha detto…
E' certo che queste non sono le foto peggiori, io ricordo ancora quelle dei reportage dal Vietnam
.....la guerra è sempre una cosa schifosa

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