Pompei, arriva l’Onu: “Basta, serve un’ispezione”


L’Unesco, l’agenzia delle Nazioni Unite per la tutela del patrimonio culturale, si dice “preoccupata” dei continui crolli. E manda gli ispettori.

Per l’Onu ciò che continua a succedere nel sito archeologico di Pompei inizia ad essere abbastanza. “Una serie di collassi strutturali a Pompei ha indotto a disporre una visita urgente da parte di esperti delle Nazioni Unite per ispezionare ed esaminare l’estensione dei danni ad uno dei maggiori siti archeologici”, recita il comunicato ufficiale del Palazzo di Vetro. Insomma, forse i provvedimenti degli staff tecnici italiani non erano sufficienti, se è vero che l’agenzia delle Nazioni Unite che tutela il patrimonio culturale, l’Unesco, ha disposto una ispezione ufficiale. Dopo la distruzione della Scuola dei gladiatori “e di altri crolli nei giorni scorsi, gli specialisti dell’Onu”, recita il comunicato, “arriveranno domani in Italia per esaminare lo stato di conservazione al World Heritage Site”. Un intervento che vuole riuscire a prevenire ulteriori minacce al sito che è patrimonio mondiale dell’umanità: in sostanza gli ispettori dell’Onu vogliono vederci chiaro sullo stato attuale della struttura e sono pronti a far innalzare il livello di sorveglianza. “La missione identificherà rischi ad altre strutture e potrà suggerire ulteriori provvedimenti, incluse misure legali, per evitare ulteriori rischi. I risultati dell’ispezione”, continua il comunicato, non saranno però disponibili per iscritto prima del prossimo giugno, quando l’Unesco pubblicherà il suo rapporto annuale.

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