L'ultimo regalo di Bertolaso: 150 assunzioni senza concorso: i "figli di"...


Guido Bertolaso, poche ore prima di andare (finalmente) in pensione, ha dato un colpo di coda che vale 8 milioni di euro. Da sottrarre in gran parte ai fondi destinati ai terremotati abruzzesi, per gratificare 150 (CENTOCINQUANTA) fedelissimi con danarosi contratti a tempo indeterminato nella Protezione Civile senza concorso (SENZA C-O-N-C-O-R-S-O). E l'ennesimo ritorno dei bertoladri, quel miasma di cricche e amicizie che gravitano attorno al capo della Protezione Civile, Palazzo Chigi, il mondo della magistratura, quello cardinalizio, quello Corte dei Conti, quello militare ma anche della sedicente opposizione e dei tanti figli di...


Come è ben risaputo, nel settore del pubblico impiego Tremonti ha da tempo imposto un blocco alle assunzioni. Peccato che nel paradiso delle deroghe e delle emergenze (la Protezione Civile) con una serie di decreti e procedure d'emergenza, questo blocco sia sempre stato aggirato. Nel 2001 quando Bertolaso mise piede al vertice della Protezione Civile lavoravano 320 uomini. Oggi sono 900 e le assunzioni hanno un carattere vagamente clientelare.

Il tutto è avvenuto grazie ad una nuova legge che prevede "l'assunzione di personale a tempo indeterminato, mediante valorizzazione delle esperienze acquisite presso il Dipartimento del personale titolare di contratto di collaborazione coordinata e continuativa". Guarda caso proprio i 150 amici/figli/parenti di... che furono nel tempo inquadrati SENZA CONCORSO come cococo.

Tra essi, come rivela l'Espresso, non manca il cognato di Bertolaso, l'ingegner Francesco Piermarini (quello del G8 alla Maddalena). Ma ci sono anche uomini entrati nello staff del Giubileo del 2000, ex vigili urbani e poi scorta di Rutelli, Barbara Altomonte (moglie del sottosegretario Francesco Giro), uomini e donne legati a doppio filo - quasi sempre figli di giudici - con la Corte dei Conti (che guarda caso dovrebbe sorvegliare sulle spese della Protezione Civile) come Marco Conti, Gabriella Palmieri, Rocco Colicchio, Carmen Iannacone, Giovanna Andreozzi (che ha guadagnato come benefit anche un servizio navetta ad personam tra Roma Termini e gli uffici del Dipartimento).

E poi i figli dei giudici, come Giovanni De Siervo (figlio di Ugo); Carola Angioini (figlia di un generale), Marta Sica (figlia di un segretario di Berlusconi), la nipote del Cardinale Achille Silvestrini, la figlia del prefetto Anna Maria D'Ascenzo e la figlia del colonnello Babusci. Poi ci sono i congiunti di Ettore Bernabei (ex presidente Rai), Mario Ferrazzano (sindacalista alla presidenza del Consiglio) e Giuseppina Perozzi (capo del personale di Palazzo Chigi).

Meglio così che un concorso truccato (almeno si risparmiano i soldi per pagare le commissioni corrotte), però poi non ci si lamenti, come Emilio Fede, che gli studenti occupino monumenti e facciano casino in strada per pretendere il diritto a sognare un futuro: "Il popolo civile, come noi siamo, dovrebbe intervenire e menarli, perché questi capiscono solo di essere menati" ha detto il direttore del Tg4.


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