Omicidio Sandri: agente condannato a 6anni le motivazioni della sentenza



A quasi due mesi di distanza dalla condanna, per omicidio colposo, a sei anni di carcere per Luigi Spaccarotella, l’agente che l’11 novembre 2007 uccise il giovane Gabriele Sandri con un colpo di pistola, sono state rese note le motivazioni di quella sentenza.

Secondo la Corte d’assise di Arezzo l’obiettivo di Spaccarotella era quello di “fermare il percorso dell’auto” e “l’esplosione del colpo, e quindi lo sparo, è stata sicuramente volontaria“.

L’ipotesi accusatoria di omicidio volontario nella forma del dolo eventuale non può essere ritenuta adeguatamente e sufficientemente provata. Spaccarotella era tutt’altro che un fanatico delle armi e si fa già non poca fatica per cercare di capire cosa possa essere scattato nella sua mente allorché ha deciso di porsi in quel modo così anomalo e determinato rispetto a un fenomeno che non presentava certo i crismi della gravità e della pericolosità tali da imporre interventi decisi, del tipo di quello concretamente posto in essere.

La Corte continua sostenendo che Spaccarotella “aveva l’intento di colpire l’auto e mai e poi mai potesse aver seriamente pensato, accettando anche solo vagamente tale prospettiva, che il proiettile finisse invece col colpire e addirittura uccidere taluno degli occupanti“.


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Fonte

Commenti

markfer ha detto…
e' possibile leggere le motivazioni della sentenza?

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