I "Saviano" sono un esercito: 400 i giornalisti a rischio nel 2010



Rapporto 2010 di “Ossigeno”: aumentano le intimidazioni


I riflettori del carosello mediatico sono puntati solo su Roberto Saviano, ma gli “eroi di carta” che combattono la lotta quotidiana contro la criminalità organizzata sono centinaia, un esercito di giornalisti minacciati di morte, molti dei quali non hanno ottenuto la scorta, non pubblicano per le edizioni della famiglia Berlusconi e non godono di una lucrosa celebrità. Sono 400 i giornalisti del Belpaese oggetto nell'ultimo anno di minacce di morte e gravi intimidazioni per aver scritto cose sgradite a gruppi criminali, in particolar modo alle mafie: una tendenza in netto aumento.

PREMIO SIANI. Il dato allarmante si ricava dal Rapporto 2010 di “Ossigeno”, l'osservatorio sui cronisti sotto scorta, promosso, tra gli altri, dall'Ordine nazionale dei giornalisti. La relazione è stata presentata a Napoli, nella redazione de il Mattino nel quadro delle iniziative collegate al premio Giancarlo Siani.

PROIETTILI. Pochi giorni prima si è registrato un inquietante episodio, l'ennesimo: il giornalista Ferdinando Piccolo, corrispondente de Il Quotidiano della Calabria da San Luca, ha trovato davanti alla porta di casa una busta gialla contenente alcuni proiettili e una lettera con minacce: “Giornalista infame non scrivere più di San Luca, questo è l'ultimo avvertimento”.


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