Greenpeace: "fermiamo il nucleare, all' Italia non serve"


Le ragioni che portarono gli italiani a dire no all'atomo 23 anni fa sono tuttora valide e l'unica strada sostenibile in materia di energia è quella del risparmio, dell'efficienza e dello sviluppo delle fonti rinnovabili e pulite. È questo il messaggio del Comitato "Fermiamo il nucleare, non serve all'Italia", che si è riunito oggi a Roma in conferenza stampa.
Il nucleare costa troppo, non dà indipendenza energetica e, soprattutto, costituisce un grave rischio per l'ambientale e per la salute. Come ha sottolineato il nostro direttore esecutivo Giuseppe Onufrioaprendo il dibattito, non è vero che l'energia nucleare sia più conveniente delle altre fonti. Oltre a ricordare che l'uranio è una risorsa che entro qualche decennio sarà esaurita, Onufrio ha richiamato l'attenzione su un fatto accaduto negli Stati Uniti, ma che ci riguarda da vicino. Una delle aziende elettriche Usa, la Constellation Energy (socia di EDF nella società Unistar) ha ricevuto - e poi rifiutato - dal Governo federale un fondo di garanzia di 7,5 miliardi di dollari (a fronte di un prospetto di spesa che ammontava a 10 miliardi) per la costruzione di un reattore EPR.
Alla luce di questo dato qualcosa non torna nei conti fatti da Enel in Italia: come è possibile che la previsione di spesa dell'azienda italiana per la costruzione dello stesso tipo di reattore non arrivi nemmeno a 5 miliardi di dollari?
Il problema dei rischi sanitari è stato al centro del dibattito. Molti dei relatori hanno ribattuto alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal candidato alla presidenza dell'Agenzia per la Sicurezza nucleare, Umberto Veronesi, che pare sottostimare molto i rischi legati all'atomo. Giovanni Ghirga, dell'associazione Medici per l'ambiente si è soffermato su vari studi. Nella sua relazione, Ghirga ha citato il libro "Chernobyl: Consequences of the Catastrophe for People and the Environment" pubblicato quest'anno dalla New York Academy of Sciences, secondo cui circa un milione di persone sono morte a causa dell'incidente nella centrale del reattore ucraino. Il nucleare, infatti, continua a far sentire i suoi effetti a distanza di tempo dal momento del disastro e, più in generale, è nocivo anche quando non si verificano incidenti.

Ricerche condotte in Germania, Inghilterra e Francia dimostrano che le zone nelle immediate vicinanze di una centrale sono inquinate dalla radioattività, che causa malattie gravi tra la popolazione. Secondo uno studio governativo tedesco, realizzato dagli epidemiologi dell'Università di Magonza sui 16 impianti nucleari della Germania, i bambini che abitano a meno di 5 chilometri dai reattori subiscono un incremento del 76% del rischio di ammalarsi di leucemia rispetto ai coetanei che vivono a più di 50 chilometri.
Oggi il Governo vuole smantellare la volontà popolare attraverso provvedimenti che mirano al ritorno al nucleare nel nostro Paese. Le associazioni e organizzazioni del Comitato sono unite e compatte in un deciso rifiuto di adeguarsi a questa idea.


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Commenti

gluca ha detto…
adesso non ricordo di preciso chi, poco tempo fa sosteneva qualcosa di simile, appunto sul bisogno di centrali nucleari in Italia per avere energia a costi contenuti, e che tanto le abbiamo su confini con la francia, proprio un bel discorso..., se non fosse che, la Germania e la francia le stanno smantellando, quindi, a mio avviso, questa mossa dell'attuale governo è semplicemente un accordo con la francia affinchè noi acquistiamo le loro centrali che una volta smantellate non sanno come smaltire, un pò come i rifiuti tossici del Nord italia che spediscono in meridione, perchè tanto li c'è la mafia e i meridionali (secondo alcune credenze ignoranti) sono sporchi e quindi ...... comunque concludo dicendo che se in Germania da anni investono su energia solare .... perchè in italia il paese O SOLE vogliamo delle centrali i cui rifiuti non sono smaltibbili i nessuna maniera ? a chi fa comodo
Anonimo ha detto…
in linea di principio non sono contrario all'energia nucleare. escludendo le scorie radioattive è forse l'energia più pulita al mondo! ed è anche ovvio che se dovesse succedere una catastrofe in francia ci andremmo di mezzo anche noi. ma visto la nostra incapacità nel gestire delle problematiche di notevole impatto ambientale non vi sembra che non saremmo in grado di occuparci di un'energia così delicata?? vi basti pensare i recenti fatti di terzigno, la malasanità e via dicendo. non c'è il rischio che il tutto finisca nelle mani sbagliate? capite cosa intendo
MdV ha detto…
..."escludendo le scorie radioattive è forse l'energia più pulita"... con rispetto, ma è un po' come dire "escludendo che sparare su una folla potresti uccidere qualcuno, forse sparare all'impazzata è un bel passatempo..." ...ah ah ah!

apparte gli scherzi, per quanto ne so io, ci sono 4 buoni motivi per dire "NO!" alle centrali nucleari:

1.non danno indipendenza energetica: l'italia non ha miniere di uranio e non ha nemmeno la tecnologia per arricchirlo e renderlo dunque utilizzabile nelle centrali nucleari. avremmo comunque un combustibile da dover comperare.

2.il rischio per la salute, come dice lo stesso articolo, non si verifica solo in casi di disastri tipo chernobyl, in quanto la normale attività (in sicurezza) degli impianti producono radiazioni nocive e gas di scarto radioattivi che metteno a serio rischio la popolazione che vive vicino all'impianto, o che mangia ciò che viene coltivato o allevato nei pressi dello stesso sito. (per non parlare delle non rare contaminazioni delle acque, vedi poco tempo fa in francia).

3.costano troppo, iniziano a rendere dopo tantissimi anni. davvero è logico investire in questo modo, su un settore energetico il cui combustibile è in rapido esaurimento? forse sì, se l'intento è quello di immobilizzare una gigantesca quantità di fondi, concentrati sottoforma di enorme potere nelle mani di chi gestirà la costruzione degli impianti.

4. c'è stato un referendum. il minimo che si dovrebbe fare e riinterrogare in merito la popolazione che si è già espressa contro. perché invece c'è voluta una nuova raccolta di firme? il referendum avrebbero dovuto conquistarselo quelli pro-nucleare...

insomma, per me è abbastanza anche senza tirare in ballo l'ecologia e quant'altro. che dite?
Unknown ha detto…
http://mandicau.blog.tiscali.it/2010/09/01/no-al-nucleare-la-francia-ci-sta-rimettendo/

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