8.000 barre di uranio transitano sul nostro mare, nel silenzio generale...
Il carico e' partito da Belgrado e, passando per l' Ungheria, ha raggiunto il confine Ungherese-Sloveno nella localita di Hodos Sabato scorso alle 21.00. Il lungo giro extra-europeo è stato necessario perché Ucraina e Croazia hanno negato il permesso di transito del pericoloso carico: gli Ucraini, di nucleare, ne sanno qualcosa... Giunto a Capodistria trasportato in contenitori speciali, lo scottante carico è stato imbarcato prontamente sulla nave. Una bomba ecologica dal potenziale distruttivo continentale ha transitato nel nostro Adriatico, nelle nostre acque territoriali, senza un minimo cenno su giornali e tv. Mentre le altre nazioni hanno fatto la classica "levata di scudi", il governo, evidentemente, ha tacitamente consentito il transito nel nostro mare di ottomila barre di uranio: che sia dovuto alla "proverbiale" amicizia tra Putin e Berlusconi? Comunque, se succedeva un inconveniente, il disastro ecologico sarebbe stato praticamente irreparabile.
Un servizio di report sulle scorie radiattive
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