Cina, controllo delle nascite: 400 milioni di aborti forzati, donne costrette alla sterilizzazione

400 MILIONI DI’ ABORTI FORZATI, DONNE COSTRETTE ALLA STERILIZZAZIONE: IL TERRORE DEL REGIME COMUNISTA CINESE E L’INDIFFERENZA DI’ TUTTO IL MONDO.

Di Maria Chiara Prete per nocensura.com

Era il 1971 l’anno in cui fu avviato, sul territorio cinese, il controllo delle nascite che culminarono poi nella “politica del figlio unico”. Secondo questa legge, introdotta nel 1978, ogni coppia può avere solo un figlio e se si viene meno a ciò le conseguenze sono terrificanti: aborti forzati, sterilizzazioni, percosse, ritorsioni e prigionia.
Dal 1971 sono stati contati 400 milioni di aborti, numero che è stato sbandierato come un successo dal Ministero della Salute di Pechino. Donne rapite dalla polizia e costrette ad abortire o a sottoporsi alla sterilizzazione. “E’ il più grande crimine contro l’umanità attualmente in atto, lo sventramento segreto e inumano di madri e figli, un Olocausto infinito che va avanti da trent’anni ”Queste le parole di Chai Ling, leader del movimento di Tiananmen, che ha denunciato gli aborti forzati in Cina. A questi tragici eventi si intrecciano inevitabilmente le esperienze di madri torturate, picchiate e costrette ad abortire il proprio figlio in nome del progresso economico. Toccante è la storia di una coppia residente nella provincia orientale dell’Anhui che aveva già un figlio. La donna è rimasta nuovamente incinta. I due hanno cercato di nascondere la gravidanza fino a quando il vicino ha fatto la spia. I funzionari sono arrivati in casa dicendo che l’unico modo per far vivere il bambino era pagare una multa salatissima. I coniugi non erano in grado di pagarla e il 22 marzo la donna è stata presa con forza ed è stata costretta ad abortire. Iniezione letale al bambino. Quasi tutti e 400 milioni di aborti si sono verificati seguendo una routine simile a questa. Tanti aborti, ma anche tante sterilizzazioni che vedono vittime numerose donne. Donne che, per natura, hanno insite nel proprio essere il sentimento bello e profondo della maternità. Questa è una strage che fa rabbrividire. 400 milioni di aborti in quarant’anni. Tredici milioni l’anno. Millecinquecento all’ora. Venticinque al secondo. Tutto questo in nome del progresso economico e per ovviare all’alto tasso di popolazione presente. Nell’uomo prevale il successo economico, lo stare bene socialmente e politicamente senza pensare che per cercare di raggiungere ciò hanno ucciso 400 milioni di bambini e hanno sottoposto 196 milioni di donne e uomini alla sterilizzazione!

Oggi, la Cina ha una popolazione che è diminuita di un terzo rispetto a quella di quarant’anni fa. L’età media si è alzata e in molte zone vitali del paese manca la manodopera giovanile. A livello economico, le spese e gli sprechi nella gestione della “Pianificazione familiare” sono molto alti. 37 milioni di uomini non avranno una moglie a causa dell’infanticidio delle bambine. Nascere femmine è una vera disgrazia per molteplici motivi: dal non poter svolgere i lavori manuali, al condannare la dinastia familiare all’estinzione. Molto spesso vengono uccise appena nascono oppure non vengono registrate all’anagrafe. Non comparire all’anagrafe vuol dire non esistere. Quelle bambine non potranno mai andare all’ospedale, non potranno essere curate, operate. Moriranno di ogni sorta di malattia.
Una situazione che non è facile da gestire e che molto probabilmente sfuggirà al controllo.

La cosa che colpisce di più è la totale indifferenza del mondo. Marcelo Flores diceva che “la seconda guerra mondiale, con i suoi cinquanta milioni di morti, è stato l’evento più distruttivo del XX secolo e forse della storia umana”. In Cina si sta verificando quasi otto volte la seconda guerra mondiale! La più grande strage di vite umane che si sia mai compiuta nella storia e nessuno si degna di proferire parola. L’indifferenza totale. Dov’è finito l’Onu e la sua Commissione dei diritti umani? Dove sono finiti i paesi europei, che sono cosi sensibili ai diritti umani da scatenare la guerra contro la Libia di Gheddafi? Dov’è Obama, che non fa altro che ricevere premi Nobel per la pace? Dove sono coloro che ogni giorno professano i principi della democrazia, della libertà e la difesa dei diritti umani?
Questa storia non può continuare ad essere sconosciuta al mondo intero. Non facciamo cadere nel dimenticatoio l’ennesimo fatto che è vittima, ancora una volta, dell’indifferenza assurda e ingiustificata di tutti.

Maria Chiara Prete - blog

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