"Mangia sushi da una vita, gli trovano il cervello infestato da larve" - BUFALA

Il signor Sciota Fujiwara, impiegato giapponese, ha una grande passione per il sushi. Lamenta forti emicranie che beffano anche gli specialisti, incapaci di diagnosticarne le cause. Solo un intervento esplorativo, con apertura del cranio, rivela l'agghiacciante verità: il signor Fujiwara ha il cervello infestato da un'incredibile quantità di vermi provenienti dal pesce crudo di cui è ghiotto.
Questa storia è accompagnata, e apparentemente autenticata, da fotografie impressionanti di un uomo in sala operatoria, privo della calotta cranica e con il cervello a vista. Nella materia grigia si scorgono gruppi di granelli che hanno effettivamente l'aria di essere vermi.
La vicenda è pubblicata (insieme alle foto in questione, che vi risparmio) da vari siti di notizie, come Express News, Pravda.ru e Newscheblog. La riportano anche vari siti e forum, come Centopercentoanimalisti e Nibiru2012.it, e l'orripilato passaparola via mail è intenso.
Anche all'estero la raccapricciante vicenda è molto popolare, come rivela una ricerca in Google per il nome “Shota Fujiwara”, e le potenziali conseguenze del diffondersi di questo allarme sono evidenti:“Non oso immaginare la crisi che stanno per affrontare i ristoranti giapponesi, che credo che d'ora in poi avranno sicuramente meno gente,” scrive Laura Sangalli su Newscheblog.it.
Ma la storia, nonostante le foto autentiche, è una bufala che rischia di causare allarmi ingiustificati e danni economici al settore della ristorazione basata sul pesce crudo. Infatti le immagini si riferiscono a una situazione medica che non c'entra nulla con l'ingestione di pesce, come raccontaSnopes.com, che ha snidato l'origine delle foto.

Le foto ritraggono dunque una vera (rarissima) infestazione cerebrale, ma di larve di mosca, non di parassiti presenti nel sushi o nel pesce crudo in generale, e non riguardano un impiegato giapponese ma un residente negli Stati Uniti. Come sono avvenute queste alterazioni? Presumibilmente la spiegazione sta in un pizzico di razzismo latente e nel desiderio di attribuire alla vicenda una connotazione morale: l'ambientazione viene spostata in Giappone per evocare il diverso che viene punito dal consumo dei propri cibi esotici e bizzarri e per metterci in guardia contro i pericoli di chi abbandona il cibo tradizionale in favore di piatti strani e stranieri. Come spesso accade, le leggende metropolitane e le bufale sono uno specchio dei tempi.
Va detto che le infezioni di parassiti dovute al consumo di pesce crudo non sono bufale. Le larve d ianisakis, per esempio, possono essere presenti nel pesce non cotto in generale: quindi non solo nel sushi, ma anche nel pesce conservato sotto sale o marinato e in altri piatti a base di pesce crudo. Tuttavia non causano infestazioni cerebrali, ma dolori addominali molto acuti e reazioni allergiche. Inoltre, a costo di rovinarvi il cenone di fine anno, va ricordato che i parassiti possono annidarsi anche in altri alimenti (per esempio carne di maiale e di manzo): a questo servono le norme d'igiene e i controlli sanitari. Scegliete dunque un ristorante che dia garanzie in tal senso, senza condannare in partenza quelli giapponesi sulla base di una bufala. Buon anno e buon appetito.
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E così sfruttate il potere della bufala in se per ottenere visualizzazioni.